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Il fascino irresistibile del trash

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La parodia del kolossal sulla battaglia delle Termopili «300», firmato da Zack Snyder con Gerard Butler, è stato definito «patetico», «primitivo», «prevedibile» e qualche giornalista cinematografico ha detto che è il classico film da studenti somari che bigiano la scuola. Ma evidentemente in Italia ce ne sono tanti. «Meet the Spartans», questo il titolo originale, con 1.113.296 euro di incasso si è piazzato in testa al box office al primo fine settimana di programmazione, è infatti uscito lo scorso giovedì. Ha sbattuto al secondo posto «Step Up 2», che ha incassato 893.008 euro, e ha fatto scalare di due posizioni «Ortone e il mondo dei chi» (520.472 euro), quarto. In terza posizione «21» di Robert Luketic, al quinto posto si inserisce la new entry «L'altra donna del re» (357.940), con Scarlett Johansson e Natalie Portman. Altri due nuovi titoli in sesta e settima posizione: «Tutti pazzi per l'oro» (329.737 euro) e «Un amore senza tempo» (317.035). Per trovare un italiano bisogna arrivare in decima posizione: «I demoni di San Pietroburgo» di Giuliano Montaldo (287.403 euro). «3ciento», diretto da Jason Friedberg e Aaron Seltzer, coinvolti a vario titolo in «Epic Movie» e nei vari «Scary Movie», è un film tutto made in Usa, ma il genere nasce decisamente nel nostro Paese. Il capostipite di tutti i film-cabaret è sicuramente «Totò le Mokò», irresistibile commedia targata 1949 e divenuta, almeno in Italia, più famosa del film che prendeva in giro: «Pepè Le Moko - Il bandito della Casbah» del 1937 di Julien Duvivier con Jean Gabin. Ma è negli anni Sessanta e Settanta che in Italia la parodia raggiungerà le sue... vette massime con un eccezionale trittico: «James Tont», 1965, con un divertentissimo Lando Buzzanca, «Ultimo tango a Zagarolo», 1973, con Franco Franchi, e l'insuperato «L'esorciccio», diretto e interpretato da Ciccio Ingrassia. Poi verranno, dagli Usa, le «pallottole spuntate» e via dicendo, con maggiori budget, ma, forse, con meno idee.

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