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Un dramma d'amore tra passione e ragione

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Così questa Mavi, protagonista del film di oggi, non sembra, fin dall'inizio, aver tutte le sue carte in regola sul piano dei comportamenti. È giovanissima, di origini slave, non vive più con il padre cui deve, forse, un trauma oscuro che si perde nel pensato. Incontra Teo, un bravo giovanotto studioso di astrofisica, lo sposa subito e ne ha una bambina, ma quel rapporto presto di sfascia. Perché lei è instabile, facile a cedere a una irritabilità che logora i nervi a lei e a quanti l'avvicinano, anche se pur avendola all'inizio vista con sospetto, i genitori di Teo finiscono a tal segno per comprenderla fino ad arrivare ad accoglierla quando, dopo una brusca separazione, chiederà loro rifugio insieme con un bambino frutto di una notte brava con un estraneo. Alla fine, dopo altri drammi, una sorta di rappacificazione. Teo ha una natura buona e paziente. E sa perdonare. Non c'è molto ordine nella costruzione narrativa e neanche molta logica nel disegno dei personaggi. Quello di Mavi, anche se le sue turbe psichiche non sono sottaciute, è quasi sempre, nei gesti, negli atteggiamenti, nelle reazioni, così sopra le righe che lo si accetta a fatica. E anche quello di Teo che, intenzionalmente indicate come il suo opposto, finisce nella sua accettazione di ogni disordine attorno, per risultare quasi privo di carattere. Persino in quel finale all'insegna del «tutti contenti». Anche i personaggi secondari hanno tratti poco adeguati, non solo il padre di lei, sul cui passato torbido giustamente comunque ci si limita ad alludere, ma anche il padre di lui, onesto e serio, destinato però a una morte solo letteraria che stona con il contesto realistico dell'insieme. Un merito, comunque, i modi con cui Del Monte ha rappresentato questa sua storia in sé poco equilibrata: gli ambienti, le figure che li popolano e gli sviluppi dei loro drammi, anche quando narrativamente lasciano perplessi, si propongono, visivamente, con segni nitidi e limpidi. Rispettando, almeno in questo, l'idea di cinema. I protagonisti, Kasia Smutniak e Marco Foschi, possono convincere.

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