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«Sorpreso, sono sorpreso dall'ondata di affetto che mi ha ...

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Congratulazioni, e non solo dall'Italia. Arciprete della Basilica di San Pietro, Vicario Generale della Città del Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro, cardinale. Aggiungiamo poeta e mistico, un parlatore di grande fascino, un "incantatore di anime". Sul tavolo quell' "Autobiografia di Maria -E l'angelo mi disse" che e' il Vangelo narrato dalla Madre di Dio. Un'idea fulminante, di grande bellezza e suggestione. Lei è diventato un personaggio, sta arrivando al cuore di milioni di persone. «Guardi, non mi sento un personaggio. Ho dovuto lottare per far capire il senso di questa nomina». E quale sarebbe ? «Non significa carriera. Molti, nel farmi gli auguri, mi dicono:"Che splendida carriera che hai fatto". Rispondo: nella Chiesa la carriera è solo il paradiso, la carriera è la santità e se non c'è quella non serve a nulla il cardinalato». Sul suo cartoncino di invito cosa ha messo? «Come icona di questo momento della mia vita ho scelto la lavanda dei piedi. Mi hanno guardato con meraviglia. La lavanda dei piedi esprime il concetto di autorità cristiana, l'autorità è servizio all'annuncio e alla testimonianza di Gesù. Io non posso dare niente agli altri se non Gesù». L'icona della lavanda dei piedi e poi una preghiera. «Nel mio invito chiedo a tutti la carità di una preghiera, affinché la porpora non si trasformi nel rossore della vergogna per non aver amato Gesù». Il cardinalato come un modello raggiungibile di santità per tutti? «È cosi'. Io ricordo Madre Teresa. "Madre, qual è la persona più importante per lei?" "La persona con la quale sto parlando"."Ed il giorno più bello della sua vita?" "Oggi, perché posso riempirlo ancora di carità"». g.d.c

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