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«Voglio far ridere dicendo cose serie»

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«Con la leggerezza si possono portare argomenti importanti nel cuore degli spettatori»

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Scritto da Massimiliano Bruno, "Gli ultimi saranno gli ultimi" è un monologo sul tanto attuale tema della "precarietà" in cui la brava Paola si moltiplica in una serie di interpretazioni tanto vere quanto diverse dando prova di notevoli capacità interpretative. Si aspettava il successo per questo spettacolo? «Il successo generalmente uno non se lo aspetta anche perché quando te lo aspetti poi non arriva. Diciamo che mi auguravo che la gente apprezzasse questo tema, che parteggiasse per la protagonista e per tutti gli ultimi che raccontiamo in questo spettacolo e così è stato. Raccontare un argomento serio anche con dell'umorismo: è stato questo il fattore vincente, perché con leggerezza puoi arrivare anche in profondità, puoi riuscire a raccontare qualcosa di molto duro che altrimenti potrebbe risultare indigesto. Questo è uno spettacolo che dà emozioni e le emozioni sono sempre un bel regalo per il pubblico». Come è nata la scelta di farne un dvd? «Dopo tanti mesi in scena da sola e dopo due tournee avevo voglia di fare una pausa ma allo stesso tempo questo è uno spettacolo che non volevo lasciare, è una di quei progetti da cui difficilmente ti separi. Così avendo l'occasione di fare le riprese al Bellini con un grande regista come Riccardo Milani, che era anche tra gli autori del soggetto della storia, è nata questa idea. Riccardo ha voluto farne un film teatrale, uno spettacolo fruibile come un film». Programmi per il futuro? «Che dire, confesso che un bel programma in televisione lo rifarei volentieri. Certo, i miei progetti in tv mi piacerebbe curarli in prima persona ma questo non vuol dire essere da sola. Anche da Morandi ad esempio, avevo la mia autonomia di autrice che riguardava anche la scelta delle tematiche da affrontare. Mi piacerebbe fare del buon varietà. Io credo nei varietà intelligenti, eleganti, fatti di cose belle e gradevoli». E il cinema? «Il successo de "Gli ultimi saranno gli ultimi" ha colpito molti, tanto che ora ci hanno chiesto di farne un film, ovviamente è un progetto cui tengo molto». Così come sembra tenesse molto anche alla fiction su Maria Montessori. «È vero, mi è piaciuto farla anche perché parlava della storia di una grande donna. Amo le fiction quando riescono a far conoscere alla gente momenti di storia o personaggi che hanno dato lustro all'Italia».

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