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la genetica dell'uomo di Neanderthal

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Quella del Neanderthal è una storia ricca ed appassionante, che termina in un mistero. Da un secolo e più, infatti, gli studiosi si interrogano sul perché questa specie a un certo punto della sua evoluzione sparì, lasciando spazio all'Homo Sapiens del quale noi, Sapiens Sapiens, siamo una sottospecie. I ritrovamenti fossili che diedero il nome al Neanderthal furono effettuati da Johann Fuhlrott nel 1856, in una grotta di Feldhofer, nella valle di Neander, in Germania. Ma il Neanderthal non fu un uomo solo europeo; visse, abbracciando un periodo che arriva fino a 200 mila anni fa, in Asia e Africa. Sulla natura e la genetica dell'uomo di Neanderthal, e si sottolinea sempre di più la parola uomo, ha indagato un pool di ricercatori europei, coordinato in Italia dal professor David Caramelli, docente di Antropologia molecolare del dipartimento di Biologia animale e Genetica dell'Università di Firenze. La ricerca, che ha visto l'Italia in primo piano perché il nostro Paese è stato abbondantemente abitato dai Neanderthal, ha rivelato che questa specie era geneticamente «flessibile» e immaginare i suoi membri con la pelle scura e un'aspetto da scimpanzé è semplicemente fuori della realtà. I Neanderthal, o almeno alcuni, somigliavano a noi europei. Per i ricercatori è un primo passo che potrà portare a identificare, in un futuro non troppo lontano, le caratteristiche somatiche complete della specie, svelando, anche, alcuni interrogativi sull'Homo Sapiens. Gli studi rilanciano l'enigma sull'estinzione dei Neanderthal. La maggior parte degli esperti sembra certa del fatto che scomparvero per selezione genetica. Alcuni ritengono che questa selezione ebbe una natura sociale: cioè i Neanderthal sparirono perché i Sapiens erano meglio organizzati di loro, in particolare nella suddivisione dei ruoli tra uomini e donne. Uomini a caccia, donne con i piccoli e tutti mangiavano meglio e di più. A parte quello che potrebbero pensare oggi alcune femministe di queste teorie, altri studiosi ritengono invece che la competizione che fece soccombere i Neanderthal fu di natura economica. I Sapiens vivevano meglio perché avevano una forma rudimentale di commercio. Questi ultimi studi sulla «flessibilità» dei Neanderthal rilanciano un dibattito del secolo scorso: sono una specie diversa dal Sapiens o il legame è più stretto? Forse i Neanderthal non sono nostri «cugini», ma «fratelli». E questo spiegherebbe il mistero dell'estinzione che, semplicemente, non ci fu. I Neanderthal potrebbero essere ancora tra noi, magari con capelli rossi e cravatta, entrati a far parte della nostra specie. Ma questa è un'idea che piace più ai cultori della fantascienza che agli studiosi di antropologia.

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