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Sophia: ho invidiato Meryl

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Nell'incontro, dopo la presentazione del documentario a lei dedicato "Sophia, ieri, oggi e domani" di Massimo Ferrari e Gaia Capurso, nella sala Petrassi dell'Auditorium c'era ieri tanta gente e molti volti noti, compresi Lina Wertmuller, Aldo Giuffrè e Renzo Arbore. Tutti in religioso silenzio ad ascoltare il suo rimpianto, perché avrebbe voluto fare "I ponti di Madison County" di Clint Eastwood: «Ho provato una vera invidia per Meryl Streep, che fa un ruolo che doveva essere mio e mi imita quasi fosse Noschese. Invece, non avrei mai voluto fare "Mortadella" di Mario Monicelli con Gigi Proietti e vorrei tanto girare una pellicola tratta da un libro che mia sorella Maria Scicolone ha scritto su mia madre. Intanto, sto preparando in Usa "Nine", ispirato a "Otto e mezzo». Rievocando "La contessa di Hong Kong", da lei interpretato con Charlie Chaplin, ha svelato: «Con lui avrei fatto tutto, anche se mi avesse proposto come sceneggiatura l'elenco telefonico. A inizio carriera ho fatto molti provini, ma non andavo mai bene perchè sono troppo timida. Dopo il primo incontro, De Sica mi disse di andare in ufficio a ritirare un biglietto perchè avrei fatto con lui "L'Oro di Napoli". Fu per me la vera svolta. Con Marcello Mastroianni, ci siamo incontrati la prima volta sul set di "Peccato che sia una canaglia" ed era come se ci fossimo conosciuti da sempre, avevo solo sedici anni. Tutti gli attori avrebbero voluto fare "Una giornata particolare", ma per me è stata la prova più difficile. Eppure, è il film con Marcello Mastroianni che amo di più. Totò, invece, l'ho incontrato in uno studio. Era una persona molto generosa». D. D'I.

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