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Il ritratto più famoso «rubato» a Korda dal compagno Feltrinelli

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Eppure non ha fatto ricco chi scattò quella foto, Alberto Korda, il fotografo di Fidel Castro scomparso nel 2001. Come andò me lo raccontò Korda stesso, quando lo incontrai a Roma. «La storia di quello scatto cominciò il 5 marzo del 1960. Si celebravano in piazza, a l'Avana, i funerali di 136 operai morti a causa di un attentato della Cia. Sul palco c'erano Sartre e Simone de Beauvoir. C'era anche Guevara, nascosto dietro agli altri. Ad un certo punto si fece avanti, per guardare la folla. Fu un attimo, feci gli ultimi due scatti del rullino». Il secondo atto poco prima della morte del Che in Bolivia. Nello studio di Korda si presenta uno sconosciuto. Vede la foto del Che appesa al muro, ne chiede due copie. «Voleva pagarmi - mi disse Korda - io gliele regalai. Non sapevo che era Giangiacomo Feltrinelli». Il Che morì, l'editore italiano stampò con quella foto un milione di poster. Ma il nome di Korda, sotto, non c'era.

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