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Il film più amato dai giovani: «Ho voglia di te» di Luis Prieto

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Step fa record d'incassi in un solo giornoIl personaggio interpretato da Scamarcio supera il primato del «Pinocchio» di Roberto Benigni

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Ma, di sicuro, nessuno avrebbe scommesso che questo cult adolescenziale, nel suo primo giorno di uscita, sbancasse i botteghini. Invece, a sorpresa, la pellicola interpretata da Scamarcio ha raggiunto un record assoluto per quanto riguarda un film italiano. "Ho voglia di te" ha realizzato nella sola giornata di venerdì 1 milione e mezzo di euro, raccolti in 650 sale italiane, grazie alla distribuzione della Warner. La storia ispirata all'omonimo romanzo di Federico Moccia, ha quindi battuto l'exploit, almeno iniziale, del "Pinocchio" di Roberto Benigni che fece un incasso record nel primo week-end. Nel primo giorno le 600 copie monitorate (un dato molto vicino a quello del film di Prieto), sulle 940 totali, incassarono 1 milione e 50 mila euro (oltre due miliardi di vecchie lire). Resta però sempre difficile fare paragoni con i blockbuster Usa. Il record assoluto "del primo giorno" per l'Italia è ancora in mano a "Il codice da Vinci" di Ron Howard, tratto dal best seller di Dan Brown, che incassò l'anno scorso 2 milioni di euro in un giorno, primato assoluto per l'Italia. Il film era proiettato però in più sale: 910 contro le 650 di "Ho voglia di te". Sempre nel primo giorno, aveva ottenuto 1 milione e 526.404 euro "Harry Potter e il calice di fuoco" di Mike Newell e 1 milione 514.780 il "Matrix Reloaded" dei fratelli Wachowski, uscito il 23 maggio 2003, con 626 copie. Step, il personaggio interpretato da Scamarcio è un chiaro fenomeno giovanile e ha, d'altra parte, tutto per piacere ai ragazzi: musica, sms, rapporti complicati con i genitori e soprattutto sentimenti, tanti sentimenti. Del film piace (sempre ai giovani) anche il ritmo, che è quello del videoclip. E se la retorica della trama può senza dubbio scoraggiare il pubblico più adulto, i ragazzini si riconoscono nel sentimentalismo dei personaggi. Nell'ambiguità amorosa di Step, diviso tra l'androgina Gin (Laura Chiatti) e la più femminile Babi (Katy Saunders). Nell'incapacità di mostrarsi decisi di fronte alle situazioni. Nella esagerata libertà di vivere, nella voglia di tenerezza e di affetto, più che di sessualità. Insomma, la storia di Step piace perché cavalca l'attualità post adolescenziale, tra violenze sessuali, gravidanze indesiderate, corse di moto clandestine, perdita dei genitori. Ma i ragazzi si riconoscono anche nella malinconia di quei lucchetti fissati al lampione romano di Ponte Milvio e che suggellano i loro amori, con tanto di chiave gettata nelle acque torbide del Tevere. E soprattutto si rivedono nella loro paura d'invecchiare: «Ci pensi come saremmo a trenta anni - dice una ragazza nel film -. Voglio vivere tutto adesso e fare più esperienze possibili». Una frase emblematica che rispecchia molto bene l'attuale mondo giovanile, anche se attraverso situazioni estreme. [email protected]

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