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dall'inviato STEFANO MANNUCCI SANREMO — La colonna sonora del Festival 2007? Dimenticate le canzoni ...

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«Soldi, soldi, soldi». Perché dietro le quinte dell'Ariston, nel Palazzo e in tutti i condomini d'Italia non s'è parlato d'altro. E quel milione di euro ("all inclusive", certo) di Frau Hunziker pesava come una pietra sepolcrale sulla leggerezza delle serate sanremesi, e sull'ilare stupefazione con cui Michelle ha attraversato questi giorni così bizzarramente tesi. Ma ieri, mentre lei usciva dal buen retiro della villa di Arma di Taggia, ci si ricordava che proprio quel ministro dell'economia tanto «amareggiato» per i compensi di stelle e stelline in Riviera intasca da Bankitalia una pensione dorata da 11 mila cucuzze. Michelle, Padoa Schioppa predica bene ma...? «Sono proprio i politici i primi a guadagnare da pazzi. Io non farò mai i conti in tasca a nessuno. Basta che si paghino le tasse fino in fondo. Ma mi lasci volare lieve su queste cose. Mi considero apolitica». E quelli la massacrano... «Purtroppo questa Finanziaria è coincisa con Sanremo, e si sono scatenati. Ho già detto che quel milione di euro vale per sei mesi di impegno, e i compensi per tutto il mio staff. Poi, certo, è una cifra alta». Viva la faccia. «Al Festival i conduttori hanno sempre guadagnato molto, e che dire dei calciatori?». Che dire, che non si sappia già? «Insomma, lavoro con passione, studio, cerco di crescere sempre, professionalmente. Dei contratti si occupa il mio management. Il mio valore economico aumenta di pari passo con la mia maturazione artistica». Che ha raggiunto un picco con l'immortale gag del "vengo con il tric-trac". «Tutti a dire che era costruita, invece mi è scappata così. Si parlava di quel mio boyfriend di Militello...». Che non è Baudo. «...un ragazzo di anni fa, che mi spiegava come in Sicilia fare l'amore si dice "tric trac". È stato divertente». Non è morta dall'imbarazzo? «Figuriamoci. Certo quel palco richiede un equilibrio psicologico difficile, e non puoi provare granché. E poi, quando fai una figuraccia a casa o in birreria ti nascondi a terra o ti metti a ridere?». L'Ariston non è un pub. Pippo è stramazzato al suolo. Eppure vi conoscete da quando lei era poco più che una ragazzina. «Avevo 19 anni, era un festival a Montecatini. Ero emozionatissima. Ma capivo che avrei costruito con lui, nel tempo, un rapporto di grande simpatia. Io gli voglio davvero bene. Sul piano artistico è il numero uno, nessuno deve permettersi di massacrarlo. Con tutto il rispetto per il grande Bonolis, Baudo è di un'altra categoria». È stato tristissimo per lui vedere che Del Noce medita di scaricarlo. «Che brutta storia. Vadano a fare un sondaggio di gradimento sulle serate di Pippo, se ancora non hanno compreso la sua grandezza. È un uomo delizioso, la gente lo ama perché sa quanto ha sofferto. È rimasto a lungo a bagnomaria, poi ha avuto la chance del grande ritorno: e nel giorno del trionfo lo attaccano. Lo mortificano». Questo è amore. «Trovate un altro presentatore che abbia il coraggio di puntare sui giovani in prima serata: avrebbe potuto spararsi subito Al Bano, no? E invece lui non si è fatto scudo dei big, pur di valorizzare una canzone. E ne poteva pagare le conseguenze». Lei, Michelle, è pronta per una futura conduzione da protagonista assoluta? «Avrei immaginato che Sanremo mi potesse capitare a 40 anni, è successo a 30. Mai fare progetti a lunga scadenza. Ora ho "Cabaret" in teatro, poi vorrei fare dei film, e vacanze». Eros ha detto che quella sua esecuzione di "Adesso tu" ha segnato la fine della vostra inimicizia. «È stato un sigillo per la serenità. Per tanto tempo non ho voluto alimentare gossip, ma io e Ramazzotti siamo personaggi pubblici, e la gente vuole sapere come ci vanno le cose. Quella canzone è stata un regalo da parte mia per Eros e sopratutto Aurora. Mi sentivo di poterlo fare». Che le ha detto sua figlia? «Era emozionatissima. Volevo ritornarle un dono per quello che lei offre alla mia quotidianità». Dovrà proteggerla da quel mostro del pettegolezzo, che un po' vi sbrana e un po' vi dà da mangiare. «Da dieci anni vivo sotto i riflettori.

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