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Dall'Anica cifre e segreti del 2006

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Cinema: italiani geni con pochi soldi

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Il cinema italiano sta bene, ma ha una gran fame. La salute è buona perché il settore cresce: nel 2006, periodo preso in esame, segna un netto +2%, ma i fondi sono ridotti al lumicino. In Italia lo scorso anno sono stati prodotti 90 film (contro i 68 del 2005). Opere che hanno avuto un buon successo nel nostro Paese (ma non solo), tanto che hanno conquistato il 25% del mercato. A fronte di questo ogni singolo film ha un costo medio decisamente basso: circa due milioni di euro. I film italiani «fanno ridere», perché i soldi bastano giusto per le commedie. Insomma gli Italiani fanno grandi film con piccoli budget: sono dei veri maghi. Di queste ristrettezze soffrono e vorrebbero un rilancio di tutta l'industria. I film tricolori, inoltre, vanno molto bene anche in televisione dove, in media, riescono a raccogliere percentuali notevoli di pubblico. E spesso si fanno guardare anche se si tratta di un secondo passaggio. «I dati sul cinema italiano, per quest'anno, sono positivi», ha detto il presidente dell'Anica Paolo Ferrari. Ma, ha aggiunto, «gli investimenti non sono neanche lontanamente comparabili a quelli europei, per non parlare degli Stati Uniti. Il pubblico aumenta grazie a pay tv e reti di telecomunicazione, ma a finanziare la realizzazione sono sempre gli stessi soggetti che lo facevano quando la platea era solo quella delle sale cinematografiche». Il modello verso il quale guardano gli esperti del settore è quello francese che, grazie a regole precise, viaggia su circa 250 film prodotti all'anno. «Serve una nuova legge di sistema - afferma il presidente della sezione produzione dell'Anica Riccardo Tozzi - Dal '90 ad oggi la quota del nostro cinema è aumentata costantemente, e ci portiamo bene negli incassi anche sui mercati internazionali, dove ricercano sempre più anche i nostri talenti. Ma la ripresa degli ultimi anni è stata volontaristica, dovuta all'impegno di produttori, autori e distributori, che però si trovano ad agire in condizioni di sostanziale duopolio per la tv generalista, monopolio nella pay tv, pirateria gigantesca e distribuzione nelle sale inadeguata». Solo con un intervento deciso si può pensare di andare a scalzare dal podio il cinema straniero. Nel 2006 i tre film più visti in Italia sono stati «Il codice Da Vinci», «Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma» e «L'era glaciale 2». Per trovare un film di casa nostra bisogna calare al quarto posto dove si è piazzato «Il mio miglior nemico».

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