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Stasera su Raiuno «Butta la luna» sul tema dell'integrazione

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May, dopo i successi nel ballo vesto i panni dell'immigrata

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Il ministro Amato, apprezzando il contenuto della serie, ha consigliato di vedere anche film come "Sognando Beckam", "Il mio grosso grasso matrimonio greco" e "Nuovo mondo" di Crialese, «per affrontare senza pregiudizi» argomenti sull'integrazione. Mentre il sindaco Veltroni ha aggiunto che «non bisogna dimenticare che siamo stati un paese di emigranti e che non esiste la multirazzialità, la razza umana è una sola, ci sono solo diverse culture». Ispirata all'omonimo best seller di Maria Venturi, diretta da Vittorio Sindoni e scritta con Patrizia Carrano, la serie, in otto puntate, segna l'esordio nella recitazione di Fiona May. La storia narra come ogni esistenza, anche la più dura e difficile, possa essere illuminata dalla forza dei sentimenti e dal coraggio del cuore. La commedia sentimentale, che passa dal sorriso al dramma, è il racconto lucido e appassionato dell'odissea - sociale e sentimentale - di Alyssa (Fiona May), ragazza nigeriana che arriva in Italia con una bambina bianca di pochi mesi, sua figlia Cosima (Chiara Conti), e affronta così il suo difficile percorso d'integrazione nel nostro paese. L'affresco è quello din un'Italia contemporanea dove prevalgono i buoni sentimenti: la solidarietà, l'amicizia e la volontà di lottare per un futuro migliore. Nel cast con la May, anche Giampaolo Morelli, Giuliano Gemma, Toni Garrani, Isa Barsizza, Regina Bianchi e Nino Frassica (deus ex machina e voce narrante). La produzione, di Piero e Daniele Di Lorenzo, segna un'altra tappa del percorso artistico della May, passata con disinvoltura dall'atletica alla danza (sabato sera ha vinto la finale di "Ballando con le stelle") e ora alla recitazione. Inglese di origini giamaicane e in Italia dal 1993 per amore del campione Gianni Iapichino, la May, vincitrice con il salto in lungo di molte medaglie è l'esempio di un'integrazione riuscita, come il suo personaggio in "Butta la luna", che per il direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, inaugura una collezione sui "Nuovi Italiani", «con storie di slavi, asiatici, sudamericani. Ma la fiction non è politicamente corretta, perchè verso Alyssa-Fiona May c'è anche un pò di razzismo alla rovescia che tanti immigrati possono avere nei nostri confronti». Fiona May non nega che «ci sono problemi di integrazione, io stessa prima di essere famosa li ho provati, in Inghilterra dove ero l'unica ragazza di colore a scuola e in Italia, che considero il mio paese, dove gli italiani dovranno fare i conti con la realtà dell'immigrazione: c'è ancora grande paura per i diversi. Ora la vita per me è più facile, ma le cose migliorano: ci sono molte coppie miste e le nuove generazioni si dimostrano intelligenti su questi temi. Film come il mio sono messaggi importanti per i giovani. Spero di continuare a fare l'attrice, andrò a lezione di recitazione e di dizione, ma un film sulla mia vita non l'accetterei».

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