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Gli organizzatori esultano: alla kermesse è in arrivo una folla di star

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Festa internazionale di Roma» con star e proiezioni. E molti tra gli organizzatori devono aver tirato un sospiro di sollievo: il sipario finalmente si è aperto e tutto sembra procedere a gonfie vele. All'inizio dell'«avventura», solo qualche giorno fa, erano poche le star che avevano confermato la loro presenza. E, si sa, è proprio da questo che si giudica una manifestazione. Ora, dopo tanti «forse», piovono conferme ed adesioni, complice forse anche la popolarità che rapidissimamente sta conquistando la Festa. Tanto che si annuncia una vera folla di divi. Oltre a Sean Connery e Nicole Kidman, che ieri hanno inaugurato l'immancabile tappeto rosso dell'Auditorium, certa è anche la presenza, nei prossimi giorni di Leonardo Di Caprio con Martin Scorsese, Richard Gere che ne approfitterà per un passaggio televisivo da Maria De Filippi, e poi Viggo Mortensen e lo spagnolo Edoardo Noriega (per «Alastride» in cartellone nella sezione Premiere), Harvey Keitel (testimonial della retrospettiva dedicata all'Actors Studio) ed Harrison Ford, che il 20 ottobre consegnerà un premio al miglior agente e manager d'attori intitolato a Patricia McQueeney. Non mancheranno tuttavia le star di casa nostra a partire da Monica Bellucci, doppiamente presente con «N» di Virzì (che sarà in scena proprio oggi) e «La Consile de Pierre» ispirato a un romanzo di Jean-Christophe Grangè. Tutti tricolori anche: l'opera prima «L'aria salata» diretta da Alessandro Angelini e interpretata da Giorgio Pasotti, il film documentario su Primo Levi firmato da Davide Ferrario e intitolato «La strada di Levi» e il film di Francesca Comencini, conteso con la Mostra del Cinema di Venezia, «A casa nostra» con Valeria Golino e Luca Zingaretti. L'unico attore che alla fine non verrà, purtroppo per gravi problemi personali è Daniel Auteuil. Il divo francese non parteciperà alla Festa del Cinema a causa del grave lutto che lo ha colpito due giorni fa, con la perdita della mamma. Contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi, il protagonista del «N (Io e Napoleone)» di Paolo Virzì, non prenderà parte oggi agli incontri stampa. In tema di divi c'è comunque da fare invidia a qualunque altra manifestazione del mondo, contando inoltre che «Cinema. Festa internazionale di Roma» è all'esordio e, fino a non molto tempo fa non era più che un'idea. E molto soddisfatto di questo appare il sindaco di Roma Walter Veltroni. «Neanche è iniziata e tutti i giornali del mondo hanno scritto paginate intere sulla festa del Cinema di Roma». ha spiegato ieri Veltroni, forte di una nutrita rassegna stampa internazionale. Sul tavolo del sindaco articoli scritti da tutti i grandi giornali stranieri da «El Mundo» al «El Pais» fino al «Times». Il quotidiano londinese, autorevole per antonomasia, ha dedicato alla Capitale e alla sua festa del Cinema, un ampio servizio. «Abbiamo fatto - ha osservato Veltroni - non solo un investimento sulla qualità della vita culturale della città, ma anche sulla sua ricchezza, sul lavoro, sull'occupazione. La festa è cominciata bene. La cosa che mi fa più piacere è che ci siano tutti gli alberghi pieni di turisti venuti apposta per questo appuntamento. Per l'economia romana e per il lavoro delle famiglie romane significa molto». «È una festa popolare - ha proseguito il sindaco - ed è diretta al pubblico. Ci sono 40mila biglietti venduti, tante manifestazioni in periferia e tanti incontri dei ragazzi con gli attori e i registi. Cerchiamo, insomma, di fare in modo che non sia un festival fatto solo per quelli che lavorano nel mondo del cinema, ma per gli spettatori e i cittadini». Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha commentato un po' gelidamente tanto successo: «Sono lieto che la Festa del Cinema di Veltroni abbia collaborazioni valide come quelle con la Camera di Commercio e una banca che rispettivamente hanno dato alla manifestazione romana 3 milioni di euro - ha detto - Io per la mostra cinematografica di Venezia mi devo accontentare di risorse più li

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