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Ieri il debutto dello show su Raiuno

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Morandi, nostalgia di Pasolini e Berlinguer

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Centotre ministri e sottosegretari li ho, mi manca Berlinguer». Il monologo d'apertura di Morandi riecheggia il Celentano del «lento o rock», e gira intorno ai tema dei valori («la verità tra mafia e politica mi manca»), così come sull'intero show aleggia il senso del tempo: come dice Gianni, «la migliore invenzione del futuro è guardare al passato». E la prima delle cinque puntate di «Non facciamoci prendere dal panico» - ieri dal Palazzetto dello Sport di Bolzano - inizia con il cantante-conduttore impegnato in una cover di Fossati ("c'è tempo") e finisce con "Il tempo migliore", che dà il titolo al nuovo cd dello stesso Morandi. Nel mezzo, il gioco del tempo diventa nostalgia niente affatto virtuale: Morandi assume i toni del bianco e nero per duetti, impossibili, ma di grande suggestione, con un Giorgio Gaber del '72 (le riprese sono quelle di "Teatro 10"), e poi, nella seconda parte, con il Lucio Battisti di "Pensieri e Parole". L'effetto dei carissimi spettri, certamente più vivi di tanti diafani artistucoli odierni, proietta la propria ombra lunga sul lungo omaggio a Pier Paolo Pasolini, che Morandi suggella interpretando "Una storia sbagliata" di De André, arrangiata dall'orchestra diretta da Celso Valli. Tira aria internazionalista, nello spettacolo che ha occupato la prima serata di Raiuno: Gianni si circonda di ospiti e di collaboratori arrivati dai quattro punti della terra: dal finto mega coach Paul Sorvino (l'attore americano sfodera anche insospettabili doti da tenore in "Torna a Surriento), alla spagnola Esther Ortega (pescata su internet dagli autori, ma già vista in "Un medico in famiglia", alla divina Catherine Deneuve. E le cantanti. Bebe, anche lei spagnola, ieri impegnata in una particolare versione del suo hit anti-machista "Malo", e l'algerina Souad Massi. Godibile la "Panic Candid Camera" che per la puntata d'esordio, ha preso di mira Pupo: convocato da Morandi (il toscano trema: «ti devo dei soldi, mi hai chiamato per questo?»), e che con il miraggio di due ragazze da rimorchiare vede i due protagonisti legati sul letto da quelle che si rivelano rapinatrici. Show ambizioso, con Morandi impegnato in un duplice ruolo: quello di parlare di etica e quello di scrollarsi di dosso l'eterna immagine di bravo ragazzo. Mica facile, ma lui si impegna. Red. Spe.

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