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In mostra i testi giovanili di Bob Dylan

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Con «Modern Times», il suo nuovo album, è tornato dopo trent'anni al primo posto nella classifica dei dischi più venduti negli Usa. La famosa coreografa Twyla Tharp gli ha dedicato un musical, «The Times They Are A-Changing». Eppure proprio mentre vive una seconda giovinezza, e mentre negli Usa qualcuno lo accusa di essersi ispirato troppo fedelmente ad altri poeti per le parole delle sue canzoni, Bob Dylan finisce in un museo. Il menestrello d'America non ha certo da lamentarsi visto che si tratta della Morgan Library di New York, uno degli istituti di cultura più prestigiosi degli Usa, che da venerdì prossimo presenterà «Bob Dylan's American Journey, 1956-1966», una mostra dedicata ai primi dieci anni di carriera dell'autore di «Mr. Tambourine» e «Desolation Row». L'esposizione raccoglie più di 90 manoscritti originali, che riportano gli accordi per chitarra arrangiati dall'autore con tanto di cancellature e rimaneggiamenti, e comprende la prima versione di classici come «Blowin' in the Wind», «Masters of War» e «Gates of Eden». I fogli con gli appunti e le diverse stesure dei testi del giovane Dylan, appena approdato con la chitarra in spalla a New York, verranno esposti nei locali rinnovati di recente da Renzo Piano.

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