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«Mina, vieni a vedere la tua vita in musical»

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Dopo tre anni di repliche al Teatro El Nacional di Buenos Aires, l'atto unico di 75 minuti «Mina, che cosa sei?» sarà rappresentato sul palcoscenico milanese, da venerdì all'8 ottobre, per poi spostarsi a Bologna, Torino e Genova. Prendendo spunto dalla celeberrima «Parole parole», che Mina cantò in coppia con Alberto Lupo, sin dal titolo il musical si propone di rievocare il repertorio della "tigre di Cremona" che fu colonna sonora degli anni '60, magnifici e spensierati, e poi del turbolento e successivo decennio. Presentata, ieri, in un breve ma efficace assaggio, la versione italiana dello show avrà come protagonista Ivana Rossi (la cantante e attrice argentina Elena Roger, che con questo spettacolo ha conquistato il pubblico di Buenos Aires e ha collezionato i premi teatrali più prestigiosi del suo Paese, è a Londra quale protagonista del musical «Evita»), affiancata dal musicista e attore Dan Breitman. La Rossi, che si sforza di non proporre un'imitazione di Mina, riesce efficacemente a interpretare e rievocare quella che alcuni critici e molti appassionati hanno definito «la più grande cantante bianca del mondo». «Mina è mito, è fantasia e sensualità, è l'icona di anni magnifici- ha commentato la regista Valeria Ambrosio, italo-argentina di origini napoletane - L'idea di portare le sue canzoni sul palco l'ho avuta tre anni fa: ero e sono una sua grande ammiratrice e avevo notato che le sue note sono come cortometraggi e offrono la possibilità di trasformarsi in teatro. Così, mi sono chiesta: perché non provare?». Il musical non prevede testi recitati, ma si compone di due medley e di una serie di canzoni intere. Lo spettacolo comincia contrapponendo due volti di Mina, quello in trance sacrale del «Magnificat» e l'altro, spiritoso e allegro dei brani «Bellezza in bicicletta», «Le mille bolle blu», «Ho un sassolino nella scarpa», «Renato», «Se c'è una cosa che mi fa impazzire», «Briciole di baci»; mentre nel medley sulle canzoni di Mina degli anni '70 compaiono anche «Mi ritorni in mente» di Battisti-Mogol e «Shampoo» di Giorgio Gaber. «Abbiamo selezionato i brani che, a nostro avviso, si prestano di più a essere teatralizzati - ha aggiunto Valeria Ambrosio - Il musical non vuole essere il racconto della vita di Mina. Ivana Rossi non la imita, ma mette in scena tutti quei tratti riconducibili alla cantante: il temperamento vulcanico, la sensualità mediterranea, la passionalità. Sul palcoscenico Ivana e Dan Breitman daranno vita a una storia d'amore senza una trama definita, ma fatta di baci, passione, improvvisi distacchi, fughe e conquiste. Tutti i sogni dei protagonisti passano attraverso quei brani resi famosi dall'inconfondibile timbro vocale di Mina». E Mina, che da quasi 30 anni ha scelto di scomparire, salvo farsi viva ogni anno con un nuovo album, che cosa ne pensa di questo spettacolo musicale dedicato alla sua voce? «Le abbiamo inviato il materiale dello spettacolo - ha raccontato la Ambrosio - e suo figlio Massimiliano Pani ci ha fatto sapere che ha apprezzato il nostro lavoro, anche se non l'ha ancora visto. Noi l'abbiamo invitata. Speriamo che venga a vederci». Pao. Cal.

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