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di CARMEN GUADALAXARA VENTOTENE - «Rimbomberanno i pianoforti e non le armi».

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Quattro grandi anime della musica, Claudio Baglioni, Louis Bacalov, Danilo Rea e Nicola Piovani hanno dato vita al concerto "4EU", prologo al Festival "IL Lazio tra Europa e Mediterraneo". Quattro artisti capaci di farsi riconoscere in un paio di accordi hanno conquistato il pubblico della piazzetta Castello. «La musica» ha affermato Baglioni in apertura della serata «dimostra che al di là di ogni difficoltà conta la collaborazione e la sapienza di saper convivere con un unico progetto». Sulle note di una versione jazz di "Nessun dorma", sapientemente eseguita da Danilo Rea, ha avuto inizio la manifestazione che ha reso omaggio alla memoria di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi (autori nel '41, e proprio qui a Ventotene, del "Manifesto" europeista) e ha al contempo lanciato il suo messaggio di unità e di richiamo di valori universalmente riconosciuti: il rispetto dell'individuo, delle diversità, del dialogo, premesse irrinunciabili per un futuro di pace. Il premio Oscar Nicola Piovani accenna le note della "Stanza del figlio", colonna sonora scritta per Nanni Moretti, mentre Roberto Benigni si esalterebbe con le note di "La vita è bella" e "Beautiful that way". Ma non è tutto. Louis Bacalov con "Il Postino" e "Mi mancherai" fa rivivere la memoria di Massimo Troisi, che su questa isola aveva girato alcune scene della sua ultima fatica prima di morire. Il finale è tutto riservato al cantautore e direttore artistico Claudio Baglioni, che dopodomani sarà a Bruxelles, per il primo concerto di sempre al Parlamento Europeo. Ad ottobre pubblichertà un nuovo cd di cover che avranno per protagoniste le canzoni che hanno accompagnato la sua carriera. "Se non avessi più te" di Morandi sarà di certo nel cofanetto. Proprio ieri durante le prove aveva accennato il brano con l'accompagnamento del maestro Bacalov. Lo ha ripetuto alla fine del concerto. Ieri sera, in gran forma, ha eseguito al piano "Tienamente" e "Và", inno delle Olimpiadi invernali di Torino. E ancora: "La vita è adesso", "Avrai", "Il sogno è sempre" (singolo inciso nel 1986 contenuto nel album "Live Assolo" raramente eseguito dal vivo), "Mille giorni di te e di me", "Poster" e una suggestiva versione di "Quanto t'ho amato" eseguita con Piovani. Il pubblico è ammaliato: nel gran finale i quattro fanno riecheggiare le note di "Imagine" di John Lennon e la versione italiana di "Here's to you" tratta dal film "Sacco e Vanzetti". C'è spazio per «una bella ciao» di Piovani e Baglioni conclude con «Strada facendo».

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