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«Quale scandalo? La Rai è pulita»

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Per ambedue gli appuntamenti gestiti in coppia con Tiberio Timperi è stata riconfermata anche per la prossima edizione. Adesso su Raidue condurrà due eventi speciali in prima serata dal titolo «Notti mediterranee» in onda rispettivamente il primo da Tropea ed il secondo da Crotone. Accanto a lei ci sarà Max Tortora. Giovane, in carriera, la Volpe non si sottrae a domande anche scomode, in particolare esprime la propria opinione sul recente scandalo denominato vallettopoli che ha coinvolto la Rai. Se l'aspettava una bufera di tali proporzioni con tutte le conseguenze che ha avuto? «Desidero subito puntualizzare che, a mio parere, è necessario limitare l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche ad uso esclusivo di poliziotti e giudici. Non credo sia giusto estrapolare frasi da un contesto discorsivo e renderle pubbliche prima della sentenza di un eventuale processo. Si infangano persone e ci si comporta in maniera poco corretta con un uso così disinvolto delle intercettazioni telefoniche». Si sarà formata comunque un'opinione di quanto è accaduto, dato che i personaggi coinvolti fanno parte dell'ambiente televisivo in cui lei lavora. «Per me fino a prova contraria sono tutti innocenti. Io sono rimasta alla finestra, a guardare uno scandalo che di scandalo ha ben pochi connotati. La Rai è una grande azienda, da cinquant'anni è espressione governativa. Ci sono delle regole al suo interno e bisogna accettarle. Ad esempio il cambio dei vari consigli di amministrazione, l'alternarsi dei direttori delle tre reti, implicano necessariamente un cambiamento di gusti, di preferenze e quindi di scelte di palinsesti assolutamente legittimi. Se ad un direttore non piacciono determinati programmi è legittimato a cambiarli. Se ritiene che alcuni personaggi non siano più in sintonia con le aspettative della sua rete deve sostituirli e dare spazio a nuove leve. L'aspetto negativo di quanto è avvenuto è che si è urlato allo scandalo prima che lo scandalo scoppiasse». Crede dunque che si sia usato male il nome della Rai? «Ne sono convinta. La Rai è composta di professionisti che sgobbano per portarne alta la dignità. Un'azienda di persone che vi hanno trascorso un'esistenza di lavoro e che non meritavano di essere trascinate nel fango». Sembra un'aziendalista convinta. Mai pensato di espatriare a Mediaset? «Io scelgo la qualità delle proposte e la continuità nel rapporto lavorativo. Molti colleghi se ne sono andati alla tv commerciale: è una scelta personale sulla quale non esprimo giudizi». Otto anni a Raidue. Che cosa le hanno insegnato? «Sono stati una insostituibile palestra di formazione professionale. Fatta la quale nulla sul piccolo schermo appare più difficile ed impossibile». Ma l'avrà un obbiettivo professionale a cui mira? «Sono diventata giornalista pubblicista nel 2003. Aspiro a essere protagonista di un programma di intrattenimento fondato sull'approfondimento giornalistico in maniera familiare e semplice, mai volgare. Come, in parte, mi sta attualmente consentendo la trasmissione "Mattina in famiglia" che dalle 6,45 alle 11 del sabato e della domenica si basa maggiormente sull'attualità e la cronaca». Le hanno mai offerto di partecipare ad un reality show? «Sinceramente lo desidererei molto. Ai ripetuti inviti che mi sono arrivati ho dovuto sempre opporre un rifiuto perché non posso rinunciare alle due trasmissioni di Raidue che conduco durante tutto l'anno per un impegno che dura solo qualche mese. Sono, in particolare, una fan de "L'Isola dei famosi" e di "Amici". Non ne perdo una puntata». E la recitazione? Ci ha mai pensato? «Non la scarto. Ma voglio concentrami su un obbiettivo alla volta. Quest'anno ad esempio avevo ricevuto una splendida proposta teatrale per l'estate. Ho dovuto rinunciare per l'impegno con la conduzione di "Notti mediterranee"».

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