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Insinna: «Apro i pacchi e corono il mio sogno»

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Su Raiuno è protagonista di «Cotti e Mangiati» con la Massironi e della nuova fiction con la Filangieri

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Attualmente, non è stato però firmato alcun contratto, ma tutti a viale Mazzini appaiono convinti della bontà della scelta. Si attende solo il definitivo assenso dell'interessato funzione della molteplicità degli impegni per lui previsti proprio su Raiuno. Ed è proprio Insinna a confessare per la prima volta quanto gli piacerebbe aprire i pacchi che furono di Bonolis. Facendo intuire che eventuali perplessità potranno essere fugate. L'attore, conosciuto per aver interpretato ruoli religiosi come Don Bosco e Don Pappagallo, svela anche di volere, almeno per il momneto, abbandonare la tonaca. Ci spiega perché cedendo ad «Affari tuoi» teme la sovraesposizione in un periodo in cui tanti suoi colleghi farebbero carte false per restare in video il più possibile? «L'idea di approdare ad "Affari tuoi" sinceramente mi alletta. Con mia grande meraviglia è piaciuta molto la puntata di prova che ho registrato quasi per caso, visto che lo studio di "Cotti e mangiati" è accanto a quello dove si registra il gioco dei pacchi e dove mi sono recato quasi per caso, durante una pausa delle registrazioni della sit com. Vorrei concedermi il regalo di trasformarmi in conduttore fino a Natale, per le 80 puntate che mi sono state offerte. È un esperimento nel quale metterò anima e cuore. Voglio, però, assicurarmi che gli altri impegni assunti con la rete, tra cui anche una nuova fiction, non si sovrappongano. Non voglio che il pubblico possa stancarsi di me, magari vedendomi troppo spesso in televisione». Anche Antonella Clerici, per tre mesi, ha condotto due trasmissioni durante la giornata televisiva, «La prova del cuoco» ed «Affari tuoi». Dove è il problema? «Il fatto è che dovrò girare anche una lunga fiction per Raiuno, dal titolo "Ho sposato uno sbirro" con Christiane Filangieri. Bisognerà valutare bene i tempi». Ci anticipa che tipo di fiction interpreterà? «Sono sei puntate prodotte dalla Lux Vide. Io mi calo per la prima volta in tv nel ruolo di un poliziotto, marito di una poliziotta, interpretata dalla Filangieri. A complicare le cose ci sarà una ex mia fidanzata che all'improvviso torna. Attualmente si sta scegliendo la linea sentimentale da seguire. Così dopo aver indossato la divisa del carabiniere in "Don Matteo", divento poliziotto». Le capitano sempre belle donne come partner, da Milena Miconi in «Don Matteo» a Marina Massironi in «Cotti e mangiati» e tra breve la Filangieri. Nella vita, invece? «Sono single. Eppure credo molto nell'amore, nella famiglia, nel matrimonio. Purtroppo non ho ancora incontrato l'anima gemella o, se è accaduto, non l'ho riconosciuta. Non facendo io vita mondana, forse sono svantaggiato». Lei nasce come attore drammatico, impegnato soprattutto in fiction religiose, da «Don Bosco» a «Don Pappagallo». Considera una svolta la sua metamorfosi in interprete brillante? «Mi immedesimo con la stessa abnegazione in ruoli seri ed ironici. Far piangere è facile, ma far ridere è complicato. I miei impegni nella fiction religiosa mi gratificavano perché contenevano un messaggio positivo ed una funzione sociale. Ma i miei modelli di attori brillanti non sono da meno, perché hanno i nomi di Totò, Benigni Abbatantuono. Confesso, però che se potessi tornare indietro farei il medico come mio padre». Tornerà ad indossare la tonaca? «Se me lo proponessero in questo periodo rifiuterei, ma non per mancanza di interesse. Spesso le figure sacerdotali finiscono per assomigliarsi ed io non voglio stancare il pubblico ripetendomi. Ora sto sperimentando nuovi ruoli». Come è nata l'idea di «Cotti e mangiati» che ha segnato la sua trasformazione? «Ho sostenuto un provino e sono riuscito a convincere i responsabili di Raifiction e della Magnolia, casa produttrice. La sit com che sta conquistando l'affetto del pubblico, è di duecento puntate che affrontano

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