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«E ora pensiamo a un nuova sede»

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A parte questo, che non è poco, l'edificio non è più adatto: vecchio di oltre 23 anni è ormai desueto e finirebbe, se non si fa niente, di rappresentare una immagine negativa per una città che ospita per dodici giorni il gotha del cinema mondiale». È quanto scrive Gilles Jacob, presidente del Festival di Cannes, su «Le Journal du Dimanche» in un articolo tutto dedicato al futuro della manifestazione in vista della sua sessantesima edizione. Jacob parla di sale e numeri di posti insufficienti e di strutture antiquate con una climatizzazione non buona. La soluzione sarebbe quella di abbattere il palazzo ma «dove si svolgerebbero allora le manifestazioni durante i lavori?» si chiede il presidente. Tra i problemi sollevati da Jacob evidentemente quello economico («la città di Cannes non potrà sostenere tutta da sola questo sforzo»). C'è poco tempo spiega Jacob e i poteri pubblici (Stato, Regione, il Centro Nazionale della Cinematografia) dovrebbero prevedere un incontro per discutere il futuro del festival e «del palazzo che ne è il suo scrigno».

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