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Alla Scala di Milano arriva Barenboim

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A Milano, però, Barenboim non sarà direttore musicale perchè non vuole nessuna posizione «minimamente in odore di responsabilità amministrativa». Il termine scelto per lui dal sovrintendente del Piermarini, Stephane Lissner, è «maestro scaligero e questo vuol dire che fa parte della famiglia». La collaborazione con Barenboim, però, fa parte di un progetto più ampio di collaborazione con la Staatsoper di Berlino. Lissner lo spiega come un progetto europeo con tre dimensioni: una musicale con il maestro, una con il teatro berlinese (per scambi di opere e coproduzioni) e una educativa. Barenboim, infatti, terrà lezioni all'accademia della Scala, alle masterclass e soprattutto si impegnerà per un nuovo progetto di "nido musicale" per avvicinare i bambini alla musica. Il 23 dicembre, quando ha diretto qui il concerto di Natale, ha avuto un incontro straordinario con l'orchestra, per cui rende merito a chi lo ha preceduto. «L'orchestra è davvero straordinaria - dice - e questo per i musicisti eccezionali, ma anche per il lavoro continuo fatto da Claudio Abbado e da Riccardo Muti». E promette che cercherà di riportarli alla Scala. «Io non ho nessun incarico istituzionale - puntualizza -, ma userò la mia influenza per far tornare loro e non solo loro».

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