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Fiorello in radio gli dedica Arrivederci Roma

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LE REAZIONI

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Il Sindaco di Roma Walter Veltroni ha espresso così il suo cordoglio: «È la perdita di un patrimonio di tutti, di un pezzo della nostra storia, della nostra cultura, della nostra identità perché ha saputo raccontare i nostri vizi e le nostre virtù con tratti di una scrittura sempre acuta, intessuta di un umorismo fine, di una cifra che è divenuta classica». «Se non ci fosse stato lui la mia vita professionale sarebbe stata un'altra: di lui ricordo il rigore, l'amore per il lavoro quasi da trappista» è il commento di Maurizio Costanzo. «Su di lui non calerà mai il sipario» scrive alla famiglia Alfredo Meocci, direttore generale della Rai, che aggiunge: «Non vi è italiano nato nel dopoguerra che non abbia imparato ad amare la commedia musicale attraverso i successi firmati Garinei e Giovannini. La radio e la televisione italiana resteranno per sempre in debito». Fiorello ha voluto dedicargli la puntata di ieri di «Viva Radio2» prima di intonare «Arrivederci Roma» con l'ospite Kim Rossi Stuart e l'ha commemorato al telefono con Luca Barbareschi che gli ha risposto: «Ti amava moltissimo. Ti ha corteggiato per tutta la vita». «Non sono portato per lo studio, per il teatro - ha ammesso lo showman - e lui mi capiva». «Oltre che un genio artistico, è stato un grande manager del teatro e il Sistina è lì a ricordarlo» precisa Gigi Proietti. «Fu lui a sdoganarmi: mi chiamò per ìAlleluja brava gente" come sostituto di Modugno, mentre io recitavo Moravia e Pinter in teatri semivuoti». «È stato il mio padre artistico. Mi piace ricordarlo felice come quando veniva in camerino a comunicarmi il tutto esaurito» spiega Enrico Montesano. «Ogni anno mi chiamava e mi chiedeva se gli facessi il regalo di lavorare insieme e ora che avevamo deciso, non ha fatto più a tempo» ha confessato Mariangela Melato, svelando il progetto del nuovo spettacolo ispirato al film «Angeli con la pistola». «Vero grande maestro, divertente, piacevole, dinamico, euforico» per Giulio Scarpati. «Scienziato del pubblico nella sua volontà di rispettarlo e divertirlo» per Enrico Brignano, «pilastro della storia dello spettacolo italiano e di cinquant'anni di Sistina» per Massimo Ghini, «inarrivabile per disciplina, determinazione e amore per il lavoro» per Gianfranco Jannuzzo. «A chi manderò i cioccolatini a Natale?» si chiede una commossa Simona Marchini, mentre Iaia Fiastri lo definisce «L'uomo più perbene che abbia mai conosciuto». «Tutto quello che potrei dire è niente rispetto a quello che ha rappresentato per me» ha dichiarato Sabrina Ferilli. Il maestro Luciano Trovajoli: «Cinquant'anni trascorsi insieme a creare con la musica non si potranno mai diemticare». E infine Johnny Dorelli: «Magari il teatro riuscisse ad avere ancora geni così...». T. D. M.

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