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di MARIDA CATERINI POSITANO — «Il legame tra me e mio zio Walt c'è e si vede, si ...

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Parla Roy Disney, nipote del grande Walt: "Cartoons on the bay" gli ha consegnato il premio alla carriera. A Positano per l'occasione, non si sottrae neppure a domande sulla situazione in Iraq, puntualizzando che la guerra è sempre e comunque un disastro, e veder morire la gente è il più disumano degli spettacoli. Nel riconoscere all'animazione europea grandi progressi ed a quella italiana di essere ormai diventata uno dei punti di riferimento della nostra cultura, Roy Disney sottolinea la necessità a livello internazionale della competitività dei cartoons ed annuncia di avere in cantiere una serie di nuovi progetti animati: il primo è un lungometraggio dal titolo "American dog", il cui protagonista è un cane, star di una singolare Tv canina che avrà negli Usa la voce di John Travolta. Il quattrozampe si troverà assieme ad altri curiosi animali, tra cui un grassissimo coniglio ed un bizzarro orso, fra i ghiacci del Nevada, al centro di altrettanto singolari avventure. Il secondo progetto che Roy definisce molto importante, è una storia fantastica: "Raperonzolo", ispirata all'omonima fiaba il cui titolo inglese dovrebbe essere "Coming kings", in cui una ragazza rinchiusa in un castello si salva grazie alle sue lunghe trecce che consentono ad un principe di arrivare fino a lei e di liberarla. Vi parteciperanno i migliori professionisti a tutti i livelli, anticipa Disney, che prevede per la realizzazione di questi due progetti circa un anno e mezzo. Il terzo che, dice Roy Disney, deve ancora uscire dalla sua mente, è un nuovo sequel di "Fantasy" di cui però ha già immaginato una serie di segmenti che attendono solo di essere messi insieme. «Ma contrariamente alle aspettative, fin da bambino avevo capito di non essere bravo nel disegno, il che ha reso molto più difficile il mio inserimento nell'azienda di cui oggi sono presidente onorario e consulente all'animazione», afferma. Disney non ripudia le nuove tecnologie, anzi afferma che negli ultimi tre anni la forza del disegno a mano, che continua ad essere importante, ha saputo coniugarsi con l'evoluzione delle nuove tecniche computerizzate. E coglie l'occasione per smentire di essere stato il modello umano che ha dato vita al personaggio di Pippo, il fedele amico di Topolino. Ma riconosce proprio in Topolino il personaggio al quale è in assoluto più legato, al punto da considerarlo una sorta di fratello maggiore, visto che ha due soli anni più di lui, quasi il fondatore dell'azienda Disney. «Ho sempre saputo che Topolino sarebbe divenuto un personaggio famoso, per cui adesso più che mai ho la conferma che quello che stiamo facendo è un gran bel lavoro» ribadisce. Ma, svela ancora Roy, c'è un film che, per la delicatezza dei temi trattati, si è rivelato molto più difficile del previsto da realizzare: è stato "Il gobbo di Notre Dame". Roy Disney inoltre, invita i media e gli adulti a non sottovalutate il grande potere che la Tv esercita sull'infanzia in nome della quale l'azienda ha sempre rispettato regole e canoni, conclude dichiarando però di non credere nel cartone animato politicamente corretto, una dicitura che cambia con le mode. Ieri sera, infine, a Positano è stato proiettato il film "Terkel" in 3D campione di incassi in Danimarca che esce nelle sale con il divieto ai minori di 14 anni. Ci va giù pesante la storia, tra bullismo, ragazze bulimiche che si gettano dalla finestra, parolacce e volgarità. Per fortuna l'altra faccia della medaglia mostra la volontà, annunciata ieri a Positano, di voler costruire un legame tra l'animazione italiana e quella del Sud Africa, finalizzata ad incentivare un sorriso nei bambini più poveri e sfortunati.

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