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Paola Cortellesi medico in «Nassiriya»

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La fiction Mediaset andrà in onda nel giorno del terzo anniversario della strage in Iraq

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Una maniera di rendere omaggio ai soldati deceduti, rievocandone le fasi salienti della loro missione di pace conclusasi tragicamente. Per questo le riprese della miniserie intitolata proprio «Nassiriya» dovrebbero iniziare nei primi giorni del prossimo mese di maggio, continuare in estate per consentire il successivo montaggio nella prima parte dell'autunno. La produzione è Pietro Valsecchi della Tao due, per Canale 5, rete a cui la fiction è destinata. Nel cast, oltre a Raoul Bova che darà il volto ad uno dei militari caduti, una delle protagoniste femminili potrebbe essere Paola Cortellesi nel ruolo del medico donna presso le truppe italiane. Se la Cortellesi dovesse entrare nel cast, il suo sarebbe un impegno come attrice in una parte drammatica e seria. Non solo ma un ruolo di primo piano è stato proposto anche a Giulio Scarpati che attualmente sta leggendo la sceneggiatura. Da quel che si sa fino ad oggi, c'è la volontà di mettere insieme un cast di tutto rispetto e non si esclude che la miniserie possa essere disponibile anche per le Tv di oltre confine. La sceneggiatura delle due puntate è stata scritta da Claudio Corbucci e Carlo Mazzotta con la supervisione di Stefano Rulli. La regia è affidata a Michele Soavi. Il prodotto televisivo ha il fine di focalizzare l'attenzione del pubblico italiano sul grande lavoro svolto dai soldati italiani in Iraq in una missione nella quale non hanno risparmiato forze ed energie e si sono impegnati con determinazione e coraggio, si puntualizza negli ambienti vicini alla produzione che non nasconde la difficoltà dell'impresa. Proprio per far conoscere meglio quanto i nostri soldati hanno fatto, la fiction racconterà la loro vita laggiù, focalizzandosi soprattutto sul lavoro loro assegnato: chi era di servizio in ospedale, chi era impegnato nella ricerca di antichi tesori mesopotamici da catalogare, chi dava lezioni al popolo iracheno, soprattutto ai bambini. Ma i personaggi della fiction saranno meno di quelli reali. Ci si soffermerà, infatti soltanto su sette militari che rappresenteranno, però, dei modelli perché racchiuderanno tutte le caratteristiche dei veri colleghi morti. Anche questa è una scelta, perché era impossibile raccontarli tutti, ma ognuno sarà un piccolo eroe, diventato tale suo malgrado, si sottolinea ancora dalla produzione. Per quanto riguarda gli avvenimenti ci si atterrà rigorosamente alla realtà, rievocando e ricostruendo, in particolare, il tragico attentato del 12 novembre 2003. Mar. Cat.

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