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Simona Ventura «La mia vita salvata dal video»

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A pochi giorni dalla partenza della terza edizione di "Music Farm", che ormai molti tra gli addetti ai lavori considerano una sorta di "successore naturale" del Festival di Sanremo, la Ventura si racconta e si si sofferma sulla sua vita privata, che negli ultimi mesi ha tenuto banco sui giornali di gossip. «Quello che è successo a me succede alla maggior parte delle persone, - racconta -. Credo che tutta la sofferenza degli ultimi anni mi abbia avvicinato al pubblico. Adesso il peggio è passato da qualche mese. E posso dire, finalmente, di essere di nuovo felice. Il desiderio di lavorare non mi è mai passato», precisa. «Anzi, ho usato il lavoro come terapia per sopravvivere. Se sei davanti a una telecamera non puoi crollare. Devi controllarti, andare avanti. Sono state le telecamere della Rai a salvarmi nel periodo peggiore della mia vita. Sia chiaro, però, non ho mai voluto conquistare l'affetto del pubblico facendo la vittima. Io faccio tutto per passione». E riguardo ai buoni risultati ottenuti nelle ultime conduzioni di reality show precisa: «Sono io la prima che si diverte. Per questo i reality mi vengono così bene. Non sono un intermediaria tra i concorrenti e gli ascoltatori. Io mi mescolo in mezzo al pubblico. Guardo il daytime, mi appassiono. Faccio in trasmissione le stesse domande che la gente si fa a casa». La Ventura non nasconde i suoi timori riguardo alla conduzione di questa nuova edizione di "Music Farm". «Il programma negli anni si è evoluto. Oggi è uno show anomalo, nel quale la musica è la vera protagonista, una sorta di "Canzonissima" del terzo millennio. Artisti che si sfidano a colpi di canzoni. Per questo "Music Farm" è un programma difficile da condurre. Il più difficile, forse. Per me è stato più facile presentare Sanremo. In "Music Farm" si gioca con la carriera e con il talento degli artisti. Non li metti sul palco a cantare un brano di tre minuti e poi chi s'è visto s'è visto. Noi tiriamo in ballo i cantanti sotto tutti i punti di vista». Quanto ai progetti futuri, la Ventura conferma la volontà di ritirarsi dalle scene entro tre anni: «Sono una donna di quarant'anni ed è giusto che guardi avanti. Non voglio ritrovarmi tra qualche tempo a elemosinare una particina in qualche show». Intanto, però, è al lavoro su nuovi progetti. «Mi piacerebbe presentare un reality show sul calcio molto diverso da "Campioni". E non ho mai fatto mistero di ambire al sabato sera di Raiuno. Ci sto pensando da un po', ma per ora non c è nulla di concreto». Qualche rammarico riguardo a "Quelli che il calcio": «Andrebbe venduto agli spagnoli e agli inglesi. Robbie Williams, quando è venuto in trasmissione, ha detto che gli sarebbe piaciuto condurre la versione inglese con me». Nessuna preclusione, inoltre, in merito alla partecipazione a un reality nel ruolo di concorrente: «Non ho nulla in contrario. Se fosse esistito "Amici" quando ero più giovane, avrei fatto carte false per andarci. E sull'Isola mi divertirei molto. Dopo quello che ho passato come può spaventarmi un reality?».

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