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«Benigni ingenuo e ruspante ma ha la fede»

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Si è capito a Terni, in occasione di un appuntamento giovanile cattolico, quando ha voluto, sia pure nei panni del comico, aprire il suo cuore e mostrarci la cifra della sua fede». Lo scrive «Avvenire», in un editoriale di Giovanni Ruggiero. «Benigni - si legge nel giornale dei Vescovi - ha una fede ingenua e ruspante. È un male, è un bene? Può dirsi ricco? Può dirsi per ciò povero? Non sappiamo indagare nella coscienza altrui, nessuno può farlo. Nel suo entusiasmo e nel suo fervore pare spesso farfugliare tanta la foga e negli occhi che gli brillano quando parla di Dio, c'è un Benigni insolito che non conoscevamo. Per Roberto Benigni Dio è amore. Fa capire di aver letto la prima enciclica di Benedetto XVI e dice citandola: "L'amore è tutto, è la risposta ad ogni domanda". Per questo il Papa, quando si è trovato di fronte a tanti problemi del mondo, ha deciso di scrivere un'enciclica sull'amore». «Forse Benigni - commenta "Avvenire" - non ha mai letto i teologi medioevali e non ha meditato sui loro scritti, ma non pare farsene un cruccio. Sa, comunque, che Dio è amore e fa capire di esserci arrivato per altre vie, per vie insolite che ha percorso da solo. O forse in una importante compagnia». E alle riflessioni di Avvenire risponde Maurizio Gasparri di An: «Benigni quando legge Dante o si occupa di argomenti elevati riesce a cogliere sentimenti profondi della cultura popolare italiana, di cui ovviamente anche la religione cattolica è elemento essenziale. Questo Benigni - aggiunge Gasparri - che parla di valori e di cultura è apprezzabile, mentre quello delle invettive e della propaganda politica finisce per far torto a questo Benigni positivo».

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