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di MARIDA CATERINI SIMONA Ventura che dal palcoscenico dei Telegatti annuncia di ...

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Cristina Parodi che, in maniera meno eclatante e più silenziosa, si era analogamente distaccata dal potentissimo Mora, considerato signore incontrastato nel collocare i propri «assistiti» nei cast dei reality show in Tv. E poi Paolo Bonolis, un tempo re Mida degli ascolti, che con il ridimensionamento delle proprie sorti televisive, ha offuscato anche la potenza del proprio manager, quel Lucio Presta che solo pochi mesi fa, con una telefonata riusciva a mobilitare i vertici di Rai e Mediaset. Ed ancora quella schiera, sempre più consistente di artisti, che fa capo a personaggi come Gerry Scotti, Pippo Baudo, Michele Cucuzza, decisi a fare a meno di manager, agenti, curatori di immagine e costruttori di carriere, perché convinti di sapere e potere gestire in maniera autonoma la propria professionalità. Sembrano coincidenze. Ma qualcosa pare sia scricchiolando nel regno dei grandi manager costretti a cedere a una nuova tendenza che spinge l'artista televisivo al «fai da te». È vero, Lele Mora, ha ancora personaggi di spicco, come Sabrina Ferilli, Adriana Volpe, Nancy Brilli, Manuela Arcuri, Costantino Vitagliano, Aida Yespica, ma se ha perso la sua punta di diamante, Simona Ventura, qualcosa vorrà pur significare, si sente adesso bisbigliare nei corridoi Tv. Vi si aggiunga che anche Antonella Clerici, altro nome di spicco della scuderia milanese, dal punto di vista televisivo, gestisce da sola la propria immagine, affidandosi a Lele Mora per altri progetti, tra cui quelli pubblicitari. Il potere di Mora, all'interno della Tv, appariva elevato soprattutto a Raidue. Molti dei personaggi di «Quelli che il calcio», a partire da Ana Laura Ribas, sono sotto la sua ala protettrice. Anche il cast di tutte le edizioni de «L'isola dei famosi» e di altri reality show, risentono della sua forza nell'imporre i propri «clienti». Forza che viene criticata anche se spesso, in nome degli alti indici di ascolto, funzionari e dirigenti sono costretti a fare buon viso a cattivo gioco. Un esempio per tutti: le due trasmissioni di punta di Simona Ventura, «L'isola dei famosi» e «Quelli che il calcio», con Massimo Caputi che fa parte della famiglia «lelemoresca». Ma adesso bisognerà vedere quali ripercussioni avrà sul potere del manager a Raidue, l'abbandono della Ventura. Intanto, però, negli ultimi anni, stanno crescendo figure differenti di manager in grado di gestire e far lavorare nello stesso tempo i propri affiliati che potrebbero prendere il sopravvento sui «semplici» agenti. Bibi Ballandi, ad esempio, è uno dei più grossi produttori di spettacoli, lavora quasi esclusivamente per viale Mazzini, ma ha anche le funzioni di agente: legati a lui sono, tra gli altri, Gianni Morandi, Panariello, Lucio Dalla, ed attualmente anche Michelle Hunziker. Sulla cresta dell'onda da decenni, Ballandi puntualmente sopravvive ai ribaltoni politici di viale Mazzini e adesso si prepara ad approdare anche a Mediaset. Cattolico moderato si è fatto le ossa seguendo il padre che è stato manager di Orietta Berti negli anni d'oro della cantante. Bolognese, aspetto rassicurante e mai sopra le righe, non disdegna di abitare a Roma, dove ha una casa nei pressi di via Cola di Rienzo e dove lo si vede spesso andare a messa la domenica. Con il successo conquistato dal varietà «Ballando con le stelle» condotto da Milly Carlucci, le quotazioni di Ballandi sono molto aumentate a viale Mazzini, anche se recentemente ha dovuto lasciare via libera ad un personaggio emergente, l'ex Miss Italia Cristina Chiabotto che è riuscita a sganciarsi e ad approdare su Italia uno dove adesso conduce «Le Iene». Spina nel fianco di Lucio Presta, oltre il momentaneo offuscamento del suo ex uomo d'oro Paolo Bonolis, è la persistente inattività di Lorella Cuccarini da circa due anni lontana dal video. Presta che cura anche gli interessi televisivi di Amadeus, si è presa una bella rivincita portando alla conduzione di Verissimo la sua assistita Paola Perego e sembra abbia ancora molte frecce nel suo arco. «Gli agenti fanno il

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