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«Ad Affari tuoi meglio io di Bonolis»

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Lo ha detto Pupo, fortunato conduttore della nuova edizione di «Affari Tuoi», replicando ad alcune considerazioni dell'ex padrone di casa del programma. «Il cambio di conduzione ha fatto bene alla trasmissione - ha aggiunto Pupo - ha dimostrato che funziona non per come viene presentato, ma per il suo stesso meccanismo: ha conquistato un suo pubblico e gli ascolti sono gli stessi indipendentemente dal programma che viene prima, dopo o da ciò che fanno le altre reti». E a proposito dello scontro con «Striscia la notizia», Pupo, che ha detto di sentirsi telefonicamente con Antonio Ricci almeno due volte al mese, ha ammesso che la sfida è sempre altissima. Per quanto riguarda Sanremo, Pupo non tornerebbe al festival «che non soddisfa più le aspettative come una volta», anche se non gli dispiacerebbe condurne un'edizione. Mentre Pupo dà una nuova vita ad «Affari tuoi» Paolo Bonolis continua con il «Senso della vita», che da questa settimana andrà in onda il martedì, sempre in seconda serata su Canale 5, lasciando il passo il giovedì sera alla sesta edizione del «Grande FratellO», al via il 19 gennaio. Un programma decisamante lontano dal quiz e dal varietà, che punta tutto sull'informazione e l'approfondimento. Questa sera ospite di Bonolis per la «Fotointervista» Vittorio Sgarbi. Il politico e critico d'arte dirà che Antonio di Pietro è stato «il padre di Berlusconi, lo ha generato, perchè uccidendo una parte della prima Repubblica è nata questa nuova». «È stato il mio grande nemico», dice ancora Sgarbi, riferendosi all'ex pm di Mani Pulite, nell'intervista della quale è stata anticipata una sintesi. «Sono stato il primo a dire che lui era un pericolo per la democrazia - prosegue, vedendo la foto del presidente dell'Italia dei Valori - sono stato il primo a dire che la sua non era un'indagine su Pillitteri e Tognoli, i primi indagati in Parlamento e trattati come appestati, ma era una metastasi. E tale è diventata perchè ha colpito allora 260 deputati, ma non era peggio di adesso. Oggi in realtà la sua immagine ci fa pensare che è stato ingiusto trattare Craxi come l'unico criminale». Oggi, però, Sgarbi dice di guardare l'ex pm «con una certa tenerezza, perchè c'è in lui una componente di caratterista, che è piena di sapori. Il momento in cui lui è stato potente, però, è stato difficile non per la democrazia, ma per l'ordine. In realtà, lui ha sconvolto l'ordine e non ne ha creato uno successivo».

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