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Califano: sono nato in cielo e non smetto di amare la vita

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E, sin da giovane, sono sempre stato rapito dalla vita notturna. Non riesco a svegliarmi presto. Ma va bene così». È vero che è nato in cielo? «Mamma stava volando sull'Africa, le si sono rotte le acque, l'aereo è atterrato a Tripoli, sono nato lì, poi siamo ripartiti per l'Italia». È un uomo del Sud? «Sono originario di Pagani, nel Salernitano. Mio padre è morto molto giovane. Mia madre è stata eccezionale. Anche mio fratello non c'è più. Ma ho una sorella dolcissima». È stato sempre irrequieto? «Sin da giovanissimo. Ero animato da una irrefrenabile irrequietezza. Ora forse sono diventato un po' saggio». E a scuola? «Scuole d'obbligo, consumate in cortili di severi collegi, tante spacconate, milioni di baci appassionati. Sono stato anche costretto a frequentare un corso serale di ragioneria». E si è sposato prestissimo? «Sì, a 19 anni, ma a 19 anni e mezzo ero già separato e a 24 divorziato». È padre? «Sì, e mia figlia Silvia mi ha reso nonno». Ma com'è Franco Califano? «Ambizioso, deciso a dare un senso alla mia natura di uomo-contro. Fin da giovane. Infatti sono partito per Roma. Ho fatto l'attore di fotoromanzi e poi la Dolce Vita e Via Veneto. Quanti divi, quante bellezze!». E la musica quando è arrivata nella sua vita? «Ho sempre amato la musica, impazzisco per le canzoni d'amore. Scelsi definitivamente la musica quando decisi di andare a Milano. La carriera di autore è stata facile, il successo è arrivato quasi subito con «E la chiamano estate». Avevo le idee chiare. Collaboravo con diversi artisti, scrivevo molto, ho fatto tanta gavetta. Con Mina, che incontro eccezionale! E poi ho continuato a raccontare l'amore e gli amici, la vita di tutti i giorni non senza dolore. E ad un certo punto ho deciso anche di cantare». Il suo momento più brutto? «Il carcere. Arrestato nel 1970 con Chiari. Il processo è stato poi annullato, non sussisteva il fatto. Due anni e mezzo in galera, che mi hanno insegnato tante cose. Poi altri momento brutto per un nuovo processo. Assolto anche lì. Tutto nella vita ti insegna qualcosa». E ha scritto anche dei libri? «Sì. Ho pubblicato una raccolta di poesie alla quale tengo tantissimo: "Voglia di vivere, voglia di morire". Comunque io ho solo tanta voglia di vivere».

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