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L'America blocca i cowboy gay

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La pellicola doveva essere presentata a partire da venerdì a Salt Lake City, la capitale dello stato dei mormoni, ma sulla biglietteria è stato invece posto un cartello con scritto: «Vi è stato un mutamento di programma e non proietteremo più "BrokeBack Mountain", ci scusiamo per l'inconveniente». I distributori del film, che sta facendo incetta di premi come migliore pellicola del 2005, hanno detto di essere stati informati dalla catena di cinema dello Utah che «Brokeback Mountain» non sarebbe stato proiettato. Non sono state date spiegazioni. La decisione di non mostrare il film è stata elogiata dal gruppo conservatore «Utah Eagle Forum». «È una iniziativa che mostra ai giovani dello Utah che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel tema si questa pellicola», ha osservato Gayle Ruzicka. Il film racconta la vicenda di due mandriani che iniziano tra i pascoli del Wyominh una storia di amore omosessuale che diventerà il tormento della loro vita. La mancata proiezione del flm è stata condannata dal gruppo gay «Equality Utah». «È una vergogna che un film così bello e di grande merito artistico non possa essere visto dagli spettatori dello Uah a causa di pregiudizi personali», ha commentato un portavoce del gruppo. Intanto i cowboy gay di Brokeback Mountain si sono già presi la loro rivincita facendo da mattatori nelle nominations annunciate nei giorni scorsi per il premio della Screen Actors Guild, considerato usualmente uno dei precursori degli Oscar per migliore attore e attrice protagonista e non protagonista. Il film di Ang Lee ha ottenuto quattro candidature: per il cast nel suo complesso e individualmente per gli attori Heath Ledger, Jake Gyllenhaal e Michelle Williams.

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