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«Il regno di Narnia è qui, al centro della verde Umbria»

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Amministratori comunali ed esperti di storia locale sono infatti certi che la pellicola proponga riferimenti al centro narnese. Per questo il Comune sta organizzando una serie di eventi anche a carattere internazionale per far conoscere Narni. «Il primo aggancio certo al nostro paese è il nome» spiega l'assessore comunale alla cultura Anna Laura Bobbi. «Narnia - aggiunge - era infatti il nome della città all'epoca dei Romani. Nel film ci sono poi riferimenti a un ponte per il quale viene spontaneo pensare al ponte d'Augusto, una struttura di epoca romana i resti del quale si trovano alle porte del paese lungo le sponde del fiume Nera, e alla sedia del papa, ipotizziamo possa trattarsi di un grande blocco di pietra collocato lungo la Flaminia. A Narni si trovano, inoltre, l'eremo di San Iago o il monastero di San Cassiano, luoghi dove forti sono le suggestioni». Dalle ricerche svolte dagli appassionati narnesi emerge poi che Lewis, vissuto alla metà degli anni Cinquanta, sapeva dell'esistenza di Narni e del suo nome in epoca romana. «Uno dei biografi dello scrittore inglese sostiene che questi - spiega ancora l'assessore Bobbi - aveva una cartina topografica dell'Italia con evidenziate le vie consolari che portano a Roma (e Narni si trova proprio lungo la Flaminia). Da questa avrebbe tratto il nome Narnia dove ha poi ambientato le sue cronache fantastiche». A Narni non esiste un vero cinema ma per le proiezioni viene utilizzato il teatro comunale dove per la pellicola di Andrew Adamson si sta registrando il tutto esaurito. «Ieri sera alcune persone non sono riuscite nemmeno ad entrare» dice ancora Anna Laura Bobbi. Un entusiasmo sul quale l'assessore punta per valorizzare la città. «Perchè Narni - ha concluso Bobbi - è il centro della fantasia».

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