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Tutta la musica classica sotto i nostri occhi

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Manoscritti da Palestrina ai contemporanei. Una sezione per l'alta tecnologia

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Si tratta di iniziativa realizzata con la collaborazione del ministero dei Beni culturali in cui sono comprese le più importanti partiture musicali italiane (da Monteverdi a Verdi, da Puccini a Berio), un vasto insieme che comprende inoltre fonografi d'epoca e una sezione di nuove tecnologie dedicate al trattamento del suono. Le caratteristiche dell' esposizione, visitata anche dal Ministro Rocco Buttiglione, sono state illustrate da Bruno Cagli, presidente dell'Accademia, e da Luciano Scala, direttore generale per i Beni librari e gli Istituti culturali presso il ministero. «Per la prima volta - hanno detto - viene mostrato al pubblico (la mostra resterà aperta fino al 15 gennaio ndr) un impareggiabile patrimonio musicale, il più illustre che il nostro Paese vanti. Hanno concorso al progetto alcuni dei più prestigiosi complessi della conservazione, archivi, biblioteche, istituzioni culturali pubbliche e private. Oltre alla parte relativa alla memoria, altamente rappresentativa della grande funzione della musica italiana dal '600 in poi, straordinaria è la parte riservata all'alta tecnologia di cui la musica ormai si serve. Infatti una sezione speciale mostra l'innovazione tecnologica, cioè tutte le applicazioni in grado di valorizzare il suono». Impressionante la mole del corpus di manoscritti, autografi ed edizioni, stratificatesi nel corso dei secoli. Vi figurano, tra le tante preziosità, le opere di Palestrina, le collezioni di Antonio Vivaldi e Claudio Monteverdi, i libretti e le fonti originali di Verdi e Puccini. l'originale dello Stabat Mater di Pergolesi. In tutto, 81 fra i più importanti esemplari. La Discoteca di Stato ha messo a disposizione 34 preziosi fonografi. Particolarmente interessanti le modalità di accesso per il pubblico: circa 30 postazioni consentono l'interrogazione delle banche dati con la possibilità di sfogliare virtualmente alcuni manoscritti musicali e l'opportunità di conoscere le caratteristiche dei progetti di digitalizzazione dei fondi musicali appartenenti alle diverse istituzioni.

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