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Scotti, cattivo poco credibile

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TELEDICO

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Ma non per la qualità della realizzazione o la credibilità (per la verità scarsa) di Gerry Scotti che, improvvisatosi attore, era tra gli interpreti. Soltanto perché non esisteva in palinsesto nessuna valida controprogranmazione. Andato in onda lunedì scorso, il film Tv ha collezionato il 30,76% di share con 7.949.000 spettatori. Buon risultato, ma troppo poco per giustificare l'enfasi con cui Mediaset lo ha accolto. La storia assomigliava troppo ad una brutta ricopiatura televisiva in chiave moderna, del racconto «Canto di Natale» di Charles Dickens. Il cattivo di turno, l'industriale della maionese Achille Malerba, perfido, donnaiolo, disonesto e privo di scrupoli, era interpretato da Gerry Scotti (nella foto), troppo noto al pubblico dell'intrattenimento quizzaiolo per risultare credibile in un ruolo che non è apparso adatto a lui. Ci sono personaggi che, nonostante gli sforzi, sono troppo incastonati nei propri ruoli. Quando pretendono di poter essere onnipotenti in tutti i rami dello spettacolo, finiscono per deludere. Proprio come Scotti. Il babbo Natale impersonato da Lino Banfi era invece nelle corde dell'attore ed è risultato credibile nel contesto favolistico in cui era inserito. Ma «Il mio amico Babbo Natale» ha goduto di una totale assenza di antagonisti. Già si sapeva che «La maledizione dei templari» su Raiuno aveva stancato il pubblico, ed infatti la fiction ha contribuito a precipitare la prima rete al 14,92% di share. Mar. Cat.

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