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Addio al pianista Gyorgy Sandor l'erede di Bartók

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Il decesso è stato causato da un attacco cardiaco. Nato a Budapest nel 1912, Sandor studiò piano all'Accademia Musicale della capitale ungherese con Bela Bartok (1881-1945) e composizione con Zoltan Kodaly (1882-1967). Nel 1939, seguendo il suo maestro Bartok, lasciò l'Ungheria e si stabilì negli Stati Uniti: nello stesso anno fece il suo debutto americano alla Carnegie Hall di New York. Da allora, per quarant'anni, ha suonato al piano i suoi autori preferiti (Brahms, Schumann e Bach), anche se è diventato celebre per i suoi concerti e dischi di Bartok e Prokofiev. Ha inciso tutta l'opera per pianoforte di Prokofiev, Kodaly e Bartok. Sandor è stato anche un eccezionale maestro alla Juilliard School di New York, dove ha allevato giovani pianisti di tutto il mondo. Ha scritto «Come suonare il pianoforte» (1981), un manuale divulgativo tradotto in tredici lingue tra cui l'italiano. R. S.

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