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di DINA D'ISA DOPO sei anni di assenza dal grande schermo, Claudio Bisio riappare ...

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Sigon, dal 3 febbraio nelle sale. Tra gli interpreti, accanto a Stefania Rocca, Gigio Alberti, Antonio Catania e Bebo Storti, anche l'ottantottenne Ernest Borgnine. Il film, presentato al «Noir in Festival» di Courmayeur, racconta la storia di un uomo dalla doppia personalità e il vecchio Borgnine veste i panni di un attore americano a cui Bisio, il Gorilla, fa da guardia del corpo. La crisi del Gorilla scoppia però con il suo «doppio» quando si troverà ad aiutare una ragazza (la Rocca) alla quale hanno ucciso il fidanzato, interpretato dal ballerino Kledi. Bisio, perché ha scelto la parte del Gorilla? «Tempo fa, il mio libraio mi consigliò di leggere il libro di Dazieri e ne rimasi tanto affascinato da proporlo poi al produttore Totti. Il protagonista, Sandrone, è proprio come uno di noi: ha una parte allegra, estroversa e sentimentale, mentre l'"altro" è duro e freddo. In ogni caso, non è un manicheo: la sua doppia personalità non è legata ad una trasformazione fisica, non passa dall'essere buono all'essere cattivo, la sua trasformazione è tutta interiore. A differenza del romanzo, dove le due personalità comunicano tra loro con la scrittura, nel film i due "doppi" affrontano veri e propri dialoghi. La scena clou è infatti quella di loro due che parlano davanti allo specchio: è stata una bella fatica». Il Gorilla è un po' come Bisio, che si sdoppia, anzi si triplica, tra tv, cinema e teatro. «Sì, da quando avevo deciso di prendermi un anno sabbatico, gli impegni di lavoro si sono moltiplicati. Ora sono a Trieste con lo spettacolo teatrale ispirato a Daniel Pennac, che presenteremo a Roma l'anno prossimo; da gennaio inizierò con la Incontrada la nuova serie di Zelig, dove chiameremo i vecchi amici, come Bertolini, Vergassola, Anna Maria Barbera, i Fichi d'India e tanti altri. Poi, per il cinema doppierò la voce del Bradipo nel film d'animazione L'era glaciale 2, che uscirà a Pasqua. Va bene così, finché anche al pubblico piacerà la mia varietà artistica. Questa serie di Zelig Circus potrebbe essere il gran finale, senza escludere però che in futuro si potrà inventare una nuova formula. Anche quest'anno ci ritroveremo per una sera a fare i conti con Sanremo, stavolta con Panariello e, pare, con la Hunziker e la Littizzetto». Di recente, si è parlato anche della sua interpretazione in un film sulla vita di Pantani? «Il progetto su Marco Pantani è in fase di scrittura e sarà prodotto sempre da Maurizio Totti. E' una cosa che mi emoziona molto, anche se dimagrire 25 chili non sarà facile. Appena ho avuto la notizia, mi sono comprato una bici da corsa e ho subito rischiato di cadere. Alla base del film c'è la biografia "Un uomo in fuga", di Manuela Rocchi e Gianfranco Josti: non so se verrà fatto un film per la tv o per il cinema. So solo che per me sarà un impegno importante, considerando che finora ho sempre giocato con personaggi di fantasia».

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