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Il ladro e l'investigatore in una commedia tinta di giallo

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,Val Kilmer, Michelle Monaghan, Stati Uniti 2005. QUANTE VITE ha Robert Downey Jr., forse più di un gatto: il quarantenne newyorchese, ciclicamente, sembra sparire dalla scena per poi tornarci prepotentemente, con film e interpretazioni interessanti. Come in questo «Kiss kiss bang bang», firmato dal regista esordiente Shane Black, che si è già fatto un nome come soggettista e sceneggiatore nella saga di «Arma letale». Il film è un giallo contaminato da una vena di ironia e surrealismo. Tutto si regge sui due interpreti che sembrano al tempo stesso uno la fotocopia dell'altro e due perfetti opposti. Questo vale nella finzione scenica, ma anche nella vera carriera dei due attori. Uno, appunto il bruno Robert Downey Jr., nella vita ha preso parte con onore a tanti film importanti, primo fra tutti quello «Charlot» di Richard Attenborough che tanto fece discutere all'inizio dei Novanta, poi non ha trovato parti di eguale spessore, ha fatto raccapriccianti commediacce, è sparito per un po', riemergendo, a tratti, in qualche interpretazione felice. In questo film è un ladro scombinato che, alla fine, si rivelerà migliore di tanti altri. Gli fa da contraltare il biondo Val Kilmer. Anche lui si barcamena tra particine insipide e film grandiosi, come l'indimenticabile «Heat - La sfida», del '95, nel quale è l'unico superstite della spietata banda di rapinatori comandata da Robert De Niro. In quest'ultima pellicola offre un inedito personaggio di investigatore dando vita a una figura ambigua e divertente. Il risultato finale è originale: come se una commedia di Plauto fosse stata girata da Quentin Tarantino. Non mancherà di piacere a chi ama i gialli raffinati.

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