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Riz Ortolani «La mia musica per l'Opera»

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Il compositore di colonne sonore il 2 dicembre nel tempio lirico romano

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Il primo di tutta la mia carriera di musicista. Per questo ho deciso di intitolarlo "Omni animo", "con tutta l'anima", perché in questo concerto c'è il lavoro di tutta la mia vita». Maestoso, lo sguardo profondo, la voce velata dall'emozione Riz Ortolani presenta con queste parole il concerto straordinario (nel senso letterale del termine perché si tratta di una serata unica) che terrà a Roma il prossimo 2 dicembre al Teatro dell'Opera. Una carrellata di successi incredibili, il lavoro di una vita, vero, ma che in qualche modo appartiene anche alle tantissime vite degli spettatori che sulle note di Ortolani - tra i compositori di colonne sonore di respiro internazionale, da sempre apprezzatissimo e richiestissimo anche all'estero - hanno sognato davanti allo schermo. «Ormai da anni, in qualsiasi paese dirigo un mio concerto - racconta Ortolani sul filo dell'aneddoto, con accanto la moglie, la cantante Katina Ranieri - apro sempre con le suite che ho ricostruito da "Roma citta aperta" e "Paisà". Si tratta di musiche di Renzo Rossellini, che musicò tutti i film del più celebre fratello, Roberto, il regista. Musiche letteralmente scomparse, e che ho ricostruito con un lungo lavoro. Per me, sono una specie di portafortuna! - scherza il maestro, che in quasi mezzo secolo di attività ha spaziato fra tutti i generi del cinema italiano ed internazionale - In programma ho anche un brano tratto da "Michelangelo", interpretato dal Coro dell'Opera di 90 elementi, e poi la suite di "Mondo cane", il mio primo film, quello che mi dette la notorietà in tutto il mondo. Grazie soprattutto a "More", un brano inciso da chiunque, da Frank Sinatra a Nat "King" Cole, e del quale esistono oltre 1500 versioni. Ne conosco gli interpreti a memoria. Volete che ve li citi tutti?». Scritto per il film-documentario shock «Mondo cane» diretto nel 1961 da Gualtiero Jacopetti, Giorgio Prosperi e Paolo Cavara, «More» fruttò ad Ortolani la sua prima nomination all'Oscar, oltre al Grammy Award. Immancabile l'intervento di Katina Ranieri, in pratica la prima ed unica vera interprete del brano, che tornerà a cantare anche nel concerto di venerdì. «Il distributore americano del film mi chiese di incidere un testo italiano sull'arrangiamento originale di Riz. Lo presentammo al "Johnny Carson Show", la trasmissione tv più famosa del momento in tutti gli Stati uniti. Dopo la prima volta, ne esistevano già sette versioni!» Ma Riz Ortolani è molto altro. Oltre alle musiche de «Il sorpasso» («usai un mix di fiati e percussioni che aumentassero il ritmo della corsa in auto di Gassman e Trintignant verso il disastro finale»), il Maestro proporrà all'Opera anche tre brani tratti da altrettanti film di Pupi Avati «con cui da 25 anni c'è un rapporto stupendo ed un'intesa perfetta, fatta di rispetto e di grande sensibilità. Per questa serata ho scelto "Il cuore altrove", con un assolo di violoncello piuttosto complesso, "Quando arrivano le ragazze", rivelatore dell'influenza che ho sempre subito da un grande del jazz come Stan Kenton, e "I cavalieri che fecero l'impresa", un brano polifonico, difficile, in sintonia con il periodo delle Crociate in cui il film è ambientato. Un giorno, però - si commuove il maestro, malgrado la lunghissima carriera e le settantacinque primavere - spero di poter tornare all'opera con la composizione cui oggi tengo di più, "La sinfonia della memoria" dedicata al giorno del ricordo delle vittime dell'Olocausto. L'ho diretta per la prima volta nella mia Pesaro, domani chissà».

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