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Amore a gonfie vele ma niente matrimonio Sul set con Giannini, in teatro con Proietti

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Certe foto senza veli non servono a nulla e non ti aiutano nella carriera». Campionessa di ascolti con la fiction tutta familiare e accollatissima, «Regina di fiori» (in onda domenica e lunedì scorsi), Manuela Arcuri si gode il successo e sale affettuosamente in cattedra. Consigliando alle ragazze che sognano di diventare attrici di non farsi ingannare dalla schiera di millantatori, di registi, fotografi e agenti fantomatici. «Ne ho incontrati tanti sulla mia strada - dice oggi Manuela - ma devo dire che ho avuto sempre un sesto senso. E con il supporto di mia madre, la mia prima consigliera, li ho sempre allontanati prima di cadere in trappola. Di una sola cosa mi pento, di non aver detto "no" a quei book fotografici che ancora oggi girano e di cui avrei potuto sinceramente fare a meno». C'è qualcuno a cui oggi deve dire grazie? «A Giorgio Panariello. Ha creduto in me dandomi il primo ruolo da protagonista in "Bagnomaria". È stato un passo fondamentale della mia carriera». Nella fiction «Regina di fiori» il protagonista maschile, Federico, interpretato da Giorgio Lupano, per amore diventa buono. L'amore, secondo lei, in realtà può cambiare le persone? «A me non è mai capitato nella vita di conoscere qualcuno che sia cambiato tanto. Però credo che possa accadere». E se il suo fidanzato le chiedesse di smettere di fare l'attrice? «Vorrebbe dire che non è vero amore. Il mio lavoro è la mia vita. Ho fatto tanti sacrifici per arrivare a questo punto». E se rimanesse incinta? «Allenterei un po' gli impegni. E mi fermerei per un po'. Sono molto premurosa con le persone che amo, figuriamoci con un figlio. Comunque non abbandonerei totalmente il lavoro». Ricorrerebbe alla fecondazione assistita? E se la legge lo permettesse diventerebbe mamma da single? «Sono favorevole alla fecondazione assistita, anche per i single. Vorrei la burocrazia fosse meno rigida anche per le adozioni. Ci sono troppi bambini negli istituti che meriterebbero il calore di una casa, anche se il genitore è solo uno». Cosa le manca in questo momento della sua vita? «Sono felice per quello che ho sia nella carriera che nella vita privata. In questi giorni sto girando una fiction, «Onore e rispetto» con attori del calibro di Giancarlo Giannini e Virna Lisi e poi Gabriel Garko e Serena Autieri. È una bella scommessa. Per la prima volta interpreto un ruolo drammatico e mi succede di tutto: il dolore del parto, la malattie, la violenza sessuale». Sulla sua storia con Aldo Montano continuano a girare voci di crisi... «Ormai sono rassegnata e vaccinata al gossip. Ho capito che non posso evitarlo. Le voci corrono anche se restiamo chiusi in casa». Come concilia lavoro e amore? «Il lavoro di attrice certo non aiuta. Per fortuna ora sto girando a Roma, ma da gennaio sarà pià difficile perché partirò in tournée con "Liolà" di Pirandello per la regia di Gigi Proietti e con Gianfranco Iannuzzo». I maligni dicono che Aldo non vince più da quando state insieme... «Mi dispiace soprattutto per lui quando scrivono certe cattiverie. Nello sport (la scherma ndr) si può vincere e si può perdere. Non è detto che si debba essere sempre il numero uno. L'amore invece, secondo me, dà forza. Quando sei sereno sei molto più forte dentro». Sempre i bene informati dicono che sia in arrivo un brillante. C'è odore di fiori d'arancio? «Stiamo insieme solo da un anno e abbiamo già fatto un bel passo, la convivenza. È bellissimo vivere insieme ed entrare in un'intimità profonda. Il matrimonio ora a che serve? Non aggiungerebbe nulla». Cosa non perdonerebbe mai ad Aldo? «Il tradimento. Io non perdono una mancanza di rispetto così totale». Lei è uno dei pochi esempi di attrice al naturale. Ci dica che non ha intenzione di ricorrere al chirurgo plastico... «Non sono contraria in assoluto. Magari a quarant'anni farò qualcosa per le prime rughette».

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