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A Raidue non basta il guru Mora

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La rete finita nelle polemiche per il ritorno a «Quelli che il calcio» di Massimo Caputi, vuole adesso dimostrare, contrariamente a quanto sostiene una certa opinione a viale Mazzini, che la propria valenza professionale non risiede solo nei risultati d'ascolto del reality show, dominato, tra l'altro da personaggi che, compresa la conduttrice Simona Ventura, appartengono alla scuderia di uno dei più potenti agenti dell'universo televisivo, quel Lele Mora che, grazie all'importanza dei suoi prestigiosi «assistiti», farebbe il bello ed il cattivo tempo nel mondo dello spettacolo. Mentre si attende la risoluzione pacifica del caso Varriale-Caputi a «Quelli che il calcio» che non appare tanto importante da poter approdare nel CdA di viale Mazzini, Raidue prepara l'offensiva per il prossimo anno. Niente più reality show al mercoledì, ma spazio a un varietà di prima serata che andrà in onda da gennaio e che avrà come conduttrice una donna molto importante del mondo della comicità made in Italy il cui nome è ancora top secret. Ed il giovedì sarà ancora dedicato all'informazione in prime time secondo la tradizione della rete, con un nuovo programma che è ancora tutto da decidere. Martedì prossimo ci sarà la fiction: parte «Nebbia e delitti» con Luca Barbareschi che da gennaio dovrebbe gestire anche un programma di seconda serata definito «di riflessione». Intanto c'è da registrare che, fino al 20 novembre scorso, il prime time di Raidue è stato di circa mezzo punto di share al di sotto dell'obbiettivo di rete: nel periodo dal 18 settembre, inizio della garanzia televisiva per la Rai, fino a l'altro ieri, la media di share del prime time della seconda rete si è assestato sull'11,49%, rispetto al 12%, fissato come obbiettivo. Da sottolineare che il reality della Ventura ha conquistato più del 34% di share con punte anche superiori al 40. Meglio della rete diretta da Massimo Ferrario ha fatto la diretta antagonista Italia uno. L'emittente, con un obbiettivo fissato all'11% di share, al 20 novembre si trova al 12,50%, nonostante la constatazione che «La talpa», reality concorrente de «L'isola dei famosi», pur con il 18% di share non ha raggiunto le mega cifre dell'Auditel de «L'isola dei famosi». Anche Raitre, restando in ambito Rai, ha assestato il suo prime time, sempre fino al 20 novembre scorso sul 9,33% di share, vicinissimo all'obbiettivo di rete che è intorno al 9,50%. Senza contare i grandi risultati di Raiuno su Canale 5. La seconda rete va meglio, invece nel day time con programmi come «Piazza grande», «L'Italia su due» e «Al posto tuo». «Quest'ultimo appuntamento del pomeriggio, condotto dalla new entry Lorena Bianchetti, ha abbandonato le atmosfere che tante polemiche avevano suscitato nelle precedenti edizioni passando dal 16,10% di share dell'anno scorso all'attuale 17,79%», dicono fonti vicine a Raidue che aggiungono: «Raidue non è monoprodotta, nel senso che non c'è solo "L'isola dei famosi" abbiamo anche "Incantesimo", "E.R. medici in prima linea" e persino trasmissioni di seconda serata come "Voyager" stanno andando bene». Ma ci si dimentica che prodotti partiti all'esordio molto bene come l'attesissimo telefilm statunitense «Desperate houswiwes», forse a causa di uno spostamento nella programmazione, non hanno poi mantenuto lo stesso gradimento di pubblico. Secondo alcuni un comportamento debole della rete si sarebbe materializzato, tra l'altro, proprio nel sottostare ai grandi agenti quali Lele Mora sotto la cui gestione ci sono parecchi personaggi de «L'isola dei famosi». «Rai e Mediaset si affidano a strutture di management e ad agenti con una valida storia professionale alle spalle e che possano vantare nella propria scuderia personaggi di grande appeal presso il pubblico», afferma Andrea Quattrini che, con Duilio Simonelli, ex uomo Mediaset, gestisce una struttura di management che annovera personaggi come Teo Mammucari, Rita Dalla Chiesa, Giulio Golia delle Iene, registi del calibro di Duccio Forzano

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