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Avati sul satellitare con «A Est di dove»

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LA TV DELLA CEI PRESENTA 60 STORIE DI CHI HA VISSUTO LA TERRIBILE IDEOLOGIA MARXISTA

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Sono parole dette ieri a Il Tempo dal regista Pupi Avati. Sarà lui, che con Sat 2000 collabora da sette anni, a dirigere dal prossimo gennaio uno dei tanti nuovi programmi che la televisione della Conferenza episcopale italiana ha deciso di lanciare nel suo nuovissimo palinsesto che prenderà il via domani, lunedì 14 novembre. Una tv del tutto rinnovata, dunque, con l'introduzione in vari programmi di registi provenienti dal mondo Rai (viene dalla Rai anche il nuovo direttore artistico, Marina Pizzi) che hanno deciso di collaborare con una tv cattolica ma non per questo bigotta. Una tv di qualità che, come ha detto qualche giorno fa il suo direttore, Dino Boffo, «vuole esserci ma senza complessi di inferiorità»; una tv rinnovata anche nella raccolta pubblicitaria (presto sarà affidata al colosso italiano Sipra); una tv fatta di informazione, cinema, talk show, formazione e spettacolo 24 ore su 24, sul digitale terrestre, sul satellite e su circa 80 emittenti locali che ne rilanciano il segnale analogico su tutto il territorio. «Il mio nuovo programma - spiega Avati - si chiamerà "A Est di dove". Saranno 60 puntate di un'ora ciascuna che racconteranno le storie di chi viveva al di là della cortina di ferro e ha vissuto la terribile ideologia marxista». Tre troupe televisive sono già all'opera, una a Bratislava, un'altra in Bosnia e la terza è in procinto di partire per la Romania. Avati a parte, da lunedì tutti i programmi di Sat 2000 saranno intervallati dagli interventi di cinque nuovi volti (tre ragazze e due ragazzi) che tra un programma e l'altro leggeranno mail, notizie curiose e inviteranno il pubblico da casa a dire la sua attraverso un numero verde o tramite il sito internet dell'emittente. Poi, altra novità, sarà Paola Saluzzi che, dopo l'esperienza in Sat 2000 per commentare la giornata mondiale della gioventù di Colonia, ha scelto di partecipare al restyling dell'emittente con un programma tutto suo intitolato «Novecento controluce» ai blocchi di partenza da gennaio. La Saluzzi intervisterà dei grande personaggi della cultura italiana che racconteranno il '900 attraverso la loro storia personale. Tra gli ospiti che hanno accettato di partecipare Sergio Zavoli, Carla Fracci, Candido Cannavò e Armando Trovaioli. Si rinnova anche «Il grande talk», fiore all'occhiello di Sat 2000, con la conduzione di Zaccuri che promette di «spiegare la tv attraverso linguaggi che non sono la tv». Poi spazi rinnovati per l'informazione, con una nuova edizione flash del Tg alle 12 e nuovi programmi di approfondimento culturale come la serie «Tesori d'arte sacra» in cui lo storico d'arte Antonio Paolucci racconta l'Italia civile e religiosa attraverso i capolavori conservati in chiese e musei. All'interno del nuovo contenitore «Dammi il cinque», dedicato ai giovani, partirà un programma («1x1») realizzato dall'autore Rai Gianfranco Scancarello e un altro («@tuxtu»), in cui avrà spazio anche don Mazzi che risponderà alle lettere degli adolescenti. E ancora: «Formato famiglia», programma curato da Brando Giordani e diretto da Monica Mondo, sceglie la diretta (da lunedì a venerdì a mezzogiorno) per la regia di Maurizio Ventriglia, anche lui di provenienza Rai. Ogni mattina, infine, sarà l'attrice Paola Quattrini, all'interno di «Buongiorno con...» a leggere il pensiero del mattino scritto su Avvenire da monsignor Ravasi.

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