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«Ne ho studiato a fondo gli atteggiamenti Le sue interpretazioni mi hanno commosso»

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Si tratta di una miniserie in due puntate prodotte dalla Lux Vide di Bernabei con la regia di Giorgio Capitani. Nel ruolo della cantante lirica c'è la Ranieri, approdata alcuni anni fa agli onori della visibilità televisiva grazie al tormentone «Antò fa caldo» di un famoso spot che reclamizzava una bibita. Nel cast anche l'ex Miss Italia Anna Valle che dà il volto a Jaqueline Kennedy, l'ex first lady degli Stati Uniti che sposò Onassis in seconde nozze. Il magnate greco è interpretato dall'attore Gerard Darmon. A legare il vero ed il finto Onassis c'è una incredibile somiglianza, accentuata dal trucco scenico. La Ranieri che desidera stare lontana dalle polemiche che hanno accompagnato la messa in onda delle due puntate di «Rockpolitik» e che non si è mai considerata una show girl in quanto non canta e non balla nel programma di Celentano, svela di essersi preparata con grande scrupolosità ad interpretare il ruolo di Maria Callas, un personaggio da lei molto amato. «Innanzitutto - dice - ho studiato con cura la sua mimica facciale e gestuale rivedendo molte volte il video della Tosca, soprattutto "Vissi d'arte". L'aver sempre ascoltato per molti anni le sue interpretazioni che mi hanno coinvolto e commosso in tempi non sospetti, ha rappresentato per me un formidabile ausilio sul set. Io credo che le caratteristiche che l'hanno trasformata in una leggenda quando era ancora in vita siano da trovarsi nella sua capacità interpretativa e nella presenza scenica. Lei non si muoveva come una cantante, ma come un'attrice ed era sempre tesa alla ricerca della perfezione, sia personale che professionale. Caratteristiche, queste che ho cercato di rendere al meglio, studiando ed accettando consigli con grande modestia. Ho cercato anche di rendere al meglio il rapporto che lei aveva con il suo corpo magro, soprattutto il desiderio di bellezza assoluta che rincorreva nella vita come nell'arte». Poi la Ranieri continua: «L'aspetto più importante del personaggio che a me interessa presentare alla vasta platea televisiva è la sua vulnerabilità. Ho cercato di rendere Maria Callas umana il più possibile, sforzandomi di far arrivare alla gente la consapevolezza che per lei il lusso era soltanto un accessorio, una formalità. Dietro la vita da favola che apparentemente conduceva si nascondeva invece una grande carenza affettiva che lei si sforzava di celare ma che invece, suo malgrado, veniva prepotentemente fuori quando mai se lo aspettava. Ecco queste sfaccettature di una grande ma delicata personalità femminile hanno rappresentato per me una sfida continua. Credo di aver dato il meglio di me stessa, in uno sforzo costante. Ho studiato a lungo le sue fotografie e mi sono resa conto che soprattutto i suoi occhi dolci svelavano la sua vulnerabilità». Poi la Ranieri puntualizza di non credere alla personale rivalità esistente tra la cantante lirica e Jaqueline Kennedy. «Quel che emerge nella fiction è soprattutto la sconfinata paura che lei aveva di perdere il grande unico amore della sua vita. La conoscenza di Onassis la rendeva certa che il magnate greco sarebbe stato disposto a tutto per aumentare il suo potere, anche a sposare la vedova dell'ex Presidente degli Usa, come puntualmente accadde». La miniserie infatti, si conclude proprio quando mancano pochi giorni alle nozze tra Onassis e la ex Kennedy, quando, cioè, la Callas si rifiuta di salvare il magnate greco da un matrimonio che è solo una transizione d'affari. La vicenda televisiva inizia invece nel 1957, quando sia la Callas che Onassis sono già all'apice della loro notorietà. Nel cast ci sono anche Serena Autieri nel ruolo di Tina, prima moglie di Onassis ed Orso Maria Guerrini.

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