Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

In vasca

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Oltre il nuoto, ora arrivano le onde, quelle da surf. Aprirà in Florida, a breve, il primo parco acquatico, dove sarà possibile cavalcare onde alte più di tre metri. Per «giorni da leoni» i ricercatori neozelandesi, ideatori della barriera corallina artificiale, promettono il mare hawaiano ed australiano. E mentre l'Italia guarda con interesse e si attrezza per non restare indietro rispetto alle nuove tendenze,fioccano gli sport che godono dei benefici dell'acqua. Si pratica nelle classiche piscine l'acqua fit, la ginnastica di gruppo con un parziale utilizzo della musica con e senza attrezzi. Per avere muscoli tonici bastano, invece, due lezioni settimanali di acqua power, dove non mancano i saltelli e gli esercizi per addominali e glutei. Tecnicamente si chiama acqua jogger, ma c'è chi la definisce semplicemente la «corsa con il galleggiante». In realtà per praticarla si utilizza una particolare cintura (25 euro) che permette un buon galleggiamento e aiuta a compiere movimenti che riguardano l'intera muscolatura corporea. Musica e ritmi più veloci per l'acqua walking che alterna al footing il nuoto con le pinne. Occorrono i guantoni palmati (35 euro) e le scarpe di gomma per l'acqua boxing, che intervalla esercizi base di pugilato con le pratiche più diffuse del kickboxing. Inventata da uno psicologo e psicoterapeuta, del centro milanese Berne e finalizzata al relax emotivo, l'aquabon conquista adolescenti e adulti. Al ritrmo della musica latino-americana l'aquadance, per rafforzare e potenziare i muscoli pettorali, le gambe ed i glutei, utilizza un particolare attrezzo a forma di ali fissato tra le gambe e le caviglie. Sono coinvolti tutti i muscoli con l'aquagym, mentre con lo step, dotato di ventose che aderiscono al fondo della piscina, l'acquastep si conferma uno degli sport preferiti dal gentil sesso. I costo dei corsi si aggira attorno agli 80 euro mensili, ma il vero sportivo nella sacca della palestra deve includere anche la spesa dell'abbigliamento più idoneo. Fondamentale il costume per lei, con rinforzo sotto al seno per i saltelli e le attività aerobiche. In commercio c'è l'imbarazzo della scelta. Nike lo propone bianco e nero con baffo stampato (45 euro), più glamour il modello presentato da Adidas nelle linee firmate da Yamamoto e Stella McCartney, mentre Arena opta per quello da competizione resistente al cloro e con ideogrammi giapponesi (46.90 euro). Out, questa volta, i pantaloncini hawaiani e fantasia per lui, perché in allenamento è preferibile lo slip in tessuto tecnico. Necessaria la cuffia. Comoda quella in silicone preformata e proposta da quasi tutti i marchi. Arena la realizza fantasia (7.90 euro), Asics tinta unita (8.50 euro), Nike bicolore (7 euro) ed Aqascutum con simpatici fiorellini (8.50 euro). Futuristico l'ultimo modello di occhialetti della Nike (29 euro), più economici quelli dell'Arena (12 euro). Come da copione ai piedi trionfa l'infradito. Si passa dal modello ultramodaiolo firmato da Havaianas (19 euro), al classico nero di gomma sia per lei sia per lui (9 euro). Chic l'accappatoio con le iniziali stampate preferito da lei; di ultima generazione il modello di cotone liscio che si autoasciuga in cinque minuti dopo l'utilizzo (89 euro). Non mancano gli attrezzi personali, come pesetti (19 euro), galleggiante (25 euro) e pinne (19 euro), anche se, a fare tendenza sembrano proprio gli oggetti tecnologici. Arriva, infatti, l'hi-pod subacqueo, che promette la possibilità di ascoltare la musica preferita anche durante l'allenamento.

Dai blog