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I gol di Bonolis affondati dai naufraghi

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L'«Isola» fa boom di ascolti e strapazza «Un mercoledì da tifosi»

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La caduta dell'uomo che fino a qualche mese fa trasformava in successi tutto quello che toccava in Tv. Non si può, infatti, dire che sia stato un mercoledì da leoni, l'esordio sulla prima serata di Canale 5, l'altro ieri sera, di Paolo Bonolis. Il conduttore, al timone di «Un mercoledì da tifosi», la nuova trasmissione di calcio legata agli anticipi del Campionato della massima divisione, è letteralmente stato travolto ed affondato dalla mareggiata de «L'isola dei famosi» su Raidue. Le cifre del confronto tra Simona Ventura e Bonolis sono addirittura imbarazzanti: i naufraghi della seconda rete, infatti hanno catturato l'attenzione di 5.667.000 spettatori con uno share del 28,31%, mentre l'ex signore dei pacchi è stato costretto al palo da uno striminzito 13,80% di share. In termini di spettatori significa che solo 3.686.000 affezionati dell'italica pedata hanno seguito le performance di Bonolis che ha ritrovato, tra l'indifferenza del pubblico, l'abbinamento di coppia con Luca Laurenti. Persino il film «Danni collaterali» programmato su Raiuno per non disturbare l'approdo dei naufraghi sull'Isola, ha fatto meglio di «Un mercoledì da tifosi», collezionando il 14,90% di share, ovvero 3.789.000 spettatori. Vi si aggiunga che durante la fascia oraria dalle 20,20 alle 22,30, ovvero nel periodo in cui si stavano giocando le partite di calcio, mercoledì sera, le emittenti satellitari di Sky hanno fatto un ascolto complessivo di 2.263.000 spettatori, pari all'8,42% di share. La debacle di Paolo Bonolis al timone di programmi sportivi, è stata, dunque confermata, se ancora ce ne fosse stato bisogno, dallo scarsissimo appeal che ha ottenuto sul pubblico «Un mercoledì da tifosi». La Ventura, giustamente usa toni trionfalistici per un risultato che sovrasta di due punti di share il dato di ascolto della prima puntata de «L'isola dei famosi» del 2004 e che è destinato a crescere nel corso delle puntate. Adesso, però, Mediaset dovrà riflettere, considerando che il prossimo 25 settembre inizia il periodo di garanzia autunnale e finora sono stati davvero deludenti i risultati di ascolto della programmazione legata al calcio che sta andando in onda su Canale 5 dopo l'acquisto dei diritti del Campionato di serie A. Non a caso, l'azienda di Cologno Monzese ha infatti sentito il bisogno di fare alcune precisazioni. La prima è a proposito di «Un mercoledì da tifosi» che, viene puntualizzato, «era un programma assolutamente sperimentale, pensato per trasformare in una festa i turni infrasettimanali del campionato di calcio. Gli ascolti ottenuti sono ovviamente legati al tipo di proposta storicamente non facile come dimostrano le cifre dell'Auditel di programmi analoghi andati in onda nel 2004 e nel 2005 sulle reti Rai i cui risultati oscillavano tra l'11 ed il 12% di share, inferiori a quelli di Bonolis che era, l'altra sera, in presenza di una concorrenza davvero importante». Nel sottolineare che nella stagione estiva la cui conclusione è fissata per Mediaset, il 24 settembre, le tre reti con Canale 5 sono stati leader sia nel prime time sia nelle 24 ore, l'azienda della Tv commerciale si sofferma velatamente sui risultati trionfalistici conquistati recentemente da Raiuno. «Ogni valutazione - viene detto - deve essere fatta dal prossimo fine settimana, quando debuttano i programmi di lunga serialità e avranno preso slancio i nuovi programmi già in onda». Il fatto certo, però, è che tutte le trasmissioni legate al calcio soffrono di crisi d'audience. Persino «Buona domenica» ha dovuto ridimensionare lo spazio dedicato all'aggiornamento dei risultati della partite e non riesce ancora ad avere la meglio su «Quelli che il calcio» in onda su Raidue, ma senza calcio. E «Serie A» l'altro appuntamento della domenica alle 18 di Paolo Bonolis si mantiene su risultati certamente non esaltanti.

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