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«È STATO un inizio meraviglioso, un risultato inaspettato, impossibile da immaginare».

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927.000telespettatori e il 40.03% di share. Ma la prima puntata dello show abbinato alla Lotteria Italia si è scontrata con un film, «Il gladiatore», su Canale 5: «Il vero "gladiatore" però deve ancora arrivare», commenta Carlucci. È «C'è posta per te» di Maria De Filippi con cui «Ballando con le stelle» dovrà vederesela da sabato prossimo. «Quel programma è strepitoso - dice Carlucci - e ha fatto giustizia di trasmissioni e conduttori del calibro di Panariello e Morandi. Maria è bravissima ed è capace di suonare "C'è posta per te" come uno strumento». Che cosa invece piace di «Ballando con le stelle»? «La simpatia nasce prima di tutto dalla passione degli italiani per il ballo - dice Carlucci - ma c'è anche il fatto che si scoprono i personaggi famosi in una veste di umiltà e di fatica. Si mettono in gioco e questo piace». Non c'è stato su telespettatori e giuria un effetto Maradona? «Non credo proprio. Nella gara è arrivato quarto, e certo ha avuto bei voti, ma i piedi di un calciatore non si muovono mica come quelli di un sambista. La giuria ha dato punteggio migliori, come quello alla Cannata - spiega la conduttrice - che poi non è così celebre. Eppure è stata premiata perchè ha lavorato duramente per un mese e nell'esibizione questo si è visto». Intanto Maria De Filippi rivela a «Tv Sorrisi e Canzoni» (in edicola oggi) che l'idea di «C'è posta per te» nacque nel 1999 mentre si stava recando a un incontro con l'allora ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer. «Venni riconosciuta e fermata sulle scale del ministero da due ragazze - dice De Filippi - che non sapevano come far arrivare una missiva proprio al ministro. Mi diedero una lettera che conteneva le lamentele dei ragazzi di un istituto di Roma, speravano che, dalle mie mani, la lettera, passasse direttamente nelle mani del Ministro. Questo episodio mi fece fare una banale riflessione: se qualcuno vuole davvero ottenere qualcosa da qualcun altro, forse è necessario che dia alla sua richiesta tanta rilevanza, tanta evidenza. Chi ascolterà la richiesta, sarà necessariamente portato a dare maggior attenzione alla richiesta stessa. E banale, ma questo è alla base dell idea di "C'è posta per te". Sapevo già allora che la difficoltà di comunicazione era e è uno dei principali problemi di tutti noi. Con l'episodio del ministero capii quel pezzetto in più. Nacque così il mio programma preferito». La prima puntata andò in onda il 12 gennaio del 2000. «Da allora - dice la conduttrice - abbiamo fatto circa 90 puntate, il pubblico ci ha seguito e premiato e ci ha dato quell'entusiasmo e quell'energia che servono a far bene il proprio lavoro, fino ad oggi. Che vi devo dire? Incrocio le dita per riuscire ad avere anche stavolta, la stessa sintonia con il pubblico a casa. In questi cinque anni poi, abbiamo cercato sempre di dare qualche piccola novità, ma la cosa curiosa, che di edizione in edizione si conferma, è che in realtà, è proprio il pubblico ad indicarci le strade preferite».

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