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Ligabue suona, i ladri gli svuotano casa

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Lui ci ride su: «Quello che conta è il successo del maxiconcerto»

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Alcuni ladri, intorno all'1.30 dell'altra notte, hanno infatti forzato l'entrata dell'abitazione del cantante, nel reggiano, portandosi via un videoproiettore, un televisore a schermo piatto e due computer portatili. Hanno anche rubato una Renault Clio, che era parcheggiata nel garage della palazzina, che ospita altre due abitazioni, anch'esse visitate dai ladri. Sono stati proprio gli altri abitanti ad avvertire i carabinieri della stazione di Correggio. La notizia non ha evidentemente contribuito a far smaltire lo stress del maxishow a Ligabue, che nonostante gli innegabili problemi tecnici creati dall'allestimento e qualche sua personale defaillance artistica, si è detto comunque molto soddisfatto per il grande successo del concerto, per la risposta corale del pubblico, per un brano appena uscito - il nuovissimo "Il giorno dei giorni" - ma già conosciuto dai fans e cantato assieme a lui sabato sera al Campovolo. "Liga" voleva donare un evento da ricordare al pubblico "di casa" e c'è riuscito, «ma ci vorrà una settimana per metabolizzare l'appuntamento dell'altra sera», ha detto chi del suo entourage lo ha seguito, dopo l'esibizione, alla cena con gli organizzatori. «È arrivato nel backstage sorridente dopo i bis - raccontano le stesse fonti - Si è un po' contrariato, ovviamente, quando ha saputo che nel frattempo aveva avuto la "visita" dei ladri a casa sua, a Correggio, ma poi ci ha riso sopra. È nel suo carattere». E mentre i ladri imperversavano nella residenza dell'artista (che ieri è stata meta del pellegrinaggio dei fans, per solidarietà ed affetto), la zona attorno all'area del concerto viveva il difficile deflusso dei quasi duecentomila spettatori, più di quanti non siano gli abitanti della stessa Reggio. Per quanti avevano deciso di andarsene subito in auto, si è trattato di pazienzare con nuove code nella via Emilia e alle entrate dell'autostrada. Peggio è andato a quei fans che avevano fatto affidamento sui treni speciali della notte, che però sono stati soppressi, pare, per l'impossibilità di reggere l'onda d'urto della folla alla stazione della città. Con il risultato che la stazione stessa è stata chiusa e, a decine di migliaia, sono stati costretti a improvvisati bivacchi notturni nelle strade del centro cittadino, con la Protezione Civile chiamata all'allestimento di una piccola tendopoli. La situazione è migliorata solo nella mattina di ieri, ma oltre ai disagi per i ragazzi non si sono registrati incidenti particolari. Per il sindaco Graziano Delrio, che aveva seguito in prima persona il piano di accoglienza predisposto per il concerto di Ligabue, «Reggio Emilia ha retto bene: la capacità d'accoglienza ed organizzativa della città si è confermata all'altezza delle eccezionali dimensioni dell' evento, ha contenuto gli inevitabili disagi legati ad una manifestazione di questa portata, ed ha contribuito a fare di sabato una bella giornata di festa all'insegna della musica».

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