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S. Sepolcro affida ai giovani Brahms e Chopin

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Dunque, è un bene prezioso. Inseriamone le armonie nel paesaggio altrettanto armonico di Sansepolcro, antico profilo della Toscana più pura e nobile, in quel di Arezzo, e ne deriverà un valore aggiunto, reso ancor più forte dalla complicità con altre suggestioni. Quelle della pittura, ad esempio. Sansepolcro "è" Piero della Francesca che qui nacque. E qui il pittore è presente con opere come la «Madonna della Misericordia» e la «Resurrezione». Chi, tra il 16 e il 31 agosto, sarà a San Sepolcro vada a contemplarle nella bella Pinacoteca. Il tempo dello sguardo dopo il tempo dell'ascolto. Ma senza cesure. Anche in questo caso, infatti, legami di simpatia, di complicità. La musica e il paesaggio. La musica, il paesaggio, la pittura. Circuito affascinante. Circolo virtuoso e prezioso. San Sepolcro che ti offre la sua storia e la reinventa nella musica. Come nuova piccola capitale estiva. Note eterne nel tardo agosto. Un appuntamento che parte da quest'anno col sigillo del «Symphonia Sansepolcro Festival» e un nome che è un progetto costruito sulle basi salde della tradizione, consapevole della attualità di un messaggio, aperto al domani. L'Accademia dei Concordi, che ha dato vita all'iniziativa col contributo del Comune, imprime il duplice sigillo del radicamento e dello slancio. Con una inaugurazione - ci si conceda il bisticcio - ben augurante. Infatti, per l'edizione del debutto, il direttore artistico Stefano Trasimeni ha scelto di presentare al pubblico l'affascinante repertorio sinfonico romantico (se amate Brahms e Chopin non perdetevi la serata inaugurale). A "ritrovare" e "restituire" questa vasta trama emozionale sono impegnati direttori provenienti da molte nazioni affiancati da giovani ma già prestigiosi solisti di fisarmonica, pianoforte, violino, viola e violoncello. Lungo il percorso di otto concerti sinfonici,proposti a giorni alterni (alle ore 20,30) e ospitati nel bel giardino del monumentale Convitto Nazionale «Regina Elena» nel centro di Sansepolcro. Con Stefano Trasimeni, impegnato nei concerti di apertura e di chiusura, ci saranno direttori di provata esperienza: lo spagnolo Octav Calleya, il messicano Felix Carrasco, lo svizzero Daniel Schweizer, il francese Amaury du Closel, lo statunitense Robert Gutter, il russo Alexei Kornienko. Questi i solisti: Carlo Guaitoli e Simonide Braconi (Italia), Oleg Vereshchagin (Russia), Yuki Manuele Janke (Germania) appena diciannovenne, è la più giovane solista del Festival, Ivan Vasiliev Donchev (Bulgaria), Herbert Schuch (Romania), Natalia Lomeiko (Russia), Anton Niculescu (Bulgaria). Orchestra stabile la Kronstadt Philarmoniker Orchestra(Romania).

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