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Autori di prestigio affiancati

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a maestri stranieri

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In lizza per il Leone d'oro ci sono tre fra i nostri autori di maggior prestigio: Pupi Avati, con «La seconda notte di nozze», protagonisti Antonio Albanese, Katia Ricciarelli, Neri Marcoré; Cristina Comencini, con «La bestia nel cuore», dal suo bellissimo romanzo di egual titolo, protagonista Giovanna Mezzogiorno; Roberto Faenza, con «I giorni dell'abbandono», dal romanzo intenso e coinvolgente di Elena Ferrante, protagonisti Margherita Buy e Luca Zingaretti. Una terna che ci darà molta gioia e che ci garantisce fin d'ora soddisfazioni e emozioni. Anche altri autori però, europei e stranieri, promettono già, con i loro nomi e il loro passato, di figurare felicemente in un programma che non poteva essere più ricco, e da ogni punto di vista. Il cinema europeo, per cominciare, ci farà incontrare ancora una volta con il maestro portoghese Manoel de Oliveira («Espelho magico») e con un altro portoghese più giovane ma già affermatissimo, João Botelho («O Fatalista»). Li affiancheranno tre francesi dai meriti sicuri, Laurent Cantet («Vers le sud»), reduce dai successi di «Risorse umane» e «A tempo pieno»; Philippe Garrel («Les amants réguliers»), prediletto dai cinefili; Patrice Chéreau («Gabrielle») che nuovamente ci farà apprezzare l'interpretazione di Isabelle Huppert. Ai quali si aggiungono, per restare in Europa, l'inglese Terry Gilliam («The Brothers Grimm») e il grande polacco Krzystof Zanussi («Persona non grata»). Mentre dagli Stati Uniti ci arriveranno George Clooney anche regista (Goodnight and Good Luck), John Turturro («Romance and Cigarettes») e Abel Ferrara («Mary»). Ma ci saranno anche coreani, cinesi, russi, con una rosa di proposta anche più ampliata dalla sezione «Orizzonti» in cui comunque fa piacere vedere inserito ancora due italiani, Franco Battiato («Musikanten», con Sònia Bergamasco e Fabrizio Gifuni), e un figlio adottivo di Rossellini, Gil («Kill Gil») che reciterà a fianco di un'altra Rossellini, Isabella. Insomma una Mostra che si annuncia tra le migliori di questi ultimi anni, arricchita anche da eventi attorno che, oltre a rendere omaggio al Leone d'oro di quest'anno, Hayao Miyazaki, il capofila indiscusso del cinema d'animazione giapponese, spazieranno in varie cinematografie nell'ambito di una sezione che le analizzerà all'insegna di un titolo molto suggestivo, «Storia segreta»: una retrospettiva multipla che, anche quando non dovesse riservarci delle sorprese, soddisfarà di certo la passione che tutti nutriamo per il cinema. Lieti di vedere che gli organizzatori della Mostra la condividono ampiamente.

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