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«Canto e racconto il Sinatra inedito»

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Lo spettacolo in America nel 2008 per i dieci anni dalla morte di The Voice

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L'evento sarà seguito da un tour di un mese che toccherà il centro sud per concludersi ad Ostia Antica alla fine di agosto. Ma già si prevede la continuazione della tournee, con una serie di aggiustamenti, durante il prossimo inverno, con l'arrivo dello spettacolo anche nella Capitale. È proprio Lopez ad anticiparne i contenuti e gli ulteriori sviluppi ed a parlare anche dei prossimi impegni in tv, al cinema e a teatro. La sua passione per «The Voice» risale all'infanzia e ne ha dato prova anche durante «Buona domenica». Perciò si mette alla prova come cantante? «Innanzitutto l'impegno di "Ciao Frankie" mi permette di diversificare la mia professionalità e farmi conoscere in un ruolo diverso. Avevo già avuto precedenti esperienze come cantante, partecipando, alcuni anni fa, a un cd di Mina e incidendo un album registrato a Miami. Avendo in comune con tanti italo-americani la passione per Sinatra è nata l'idea di uno spettacolo made in Italy sull'artista che potesse approdare anche in America. Ci sono già contatti con la famiglia del grande interprete sia per una manifestazione che ricordi i dieci anni dalla morte, nel 2008, sia per un evento a breve». Cosa farà da solo sul palco per ben due ore? «Interpreterò 18 brani di Sinatra, accompagnato dal vivo dalla Big Band Jazz messa insieme grazie alla collaborazione di Massimiliano Pani. Nelle pause, a modo mio, con ironia, racconterò una serie di aneddoti su Sinatra, alcuni ancora sconosciuti al grande pubblico e mi esibirò in gag e divertenti monologhi del mio classico repertorio. "Ciao Frankie" è prodotto dalla Stenmal ed avrà anche una ripresa televisiva. La regia è di Giorgio Lopez doppiatore di star come Danny De Vito». Come si pone dinanzi alle accuse a Sinatra di collusione con la mafia? «A noi interessa l'artista. Intorno ad un personaggio di grande carisma e fascino come the Voice che ha incantato almeno tre generazioni, si crea inevitabilmente un alone di mistero che spesso si rinuncia a dipanare per non intaccarne il mito. La verità è difficile da scoprire, soprattutto per chi, come Sinatra, si trovava in una posizione di grande potere». Tornerà a teatro anche in coppia con Tullio Solenghi? «Abbiamo in cantiere un nuovo progetto al quale stiamo lavorando, visto il grande successo dell'ultimo spettacolo "La strana coppia". Il nostro binomio professionale ha collezionato ottimi risultati anche alla scrivania di Striscia la notizia per più settimane. Un'esperienza che si potrebbe forse replicare». Significa che potrebbe anche tornare alla conduzione televisiva? «Il mio obbiettivo ora è concentrarmi nel ruolo di attore, sia per la Tv che per il teatro ma soprattutto per il cinema. Per il piccolo schermo ho interpretato fiction come "Compagni di scuola" e "Professione fantasma", ben accolte dal pubblico. E adesso sto valutando una serie di proposte di altre fiction. A mancarmi, però, è soprattutto un impegno gratificante per il grande schermo, settore nel quale ho avuto in passato solo piccole esperienze e nel quale desidero concentrarmi in futuro». Accetterebbe di far parte di un reality show? «Come concorrente mai. Come padrone di casa, invece, sarebbe da vedere».

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