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«Lo Stato non ha risorse per i restauri d'arte»

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Non può farcela da solo». È l'allarme lanciato ieri a Roma dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Rocco Buttiglione, in occasione della presentazione della seconda edizione delle "Giornate dell'Arte", organizzate dalla Fondazione CittàItalia con la Rai e in programma dal 24 settembre al 2 ottobre. Si tratta di un appello alla sensibilità dei cittadini per raccogliere fondi destinati al restauro dei nostri beni artistici. L'iniziativa si svolge in concomitanza con le Giornate Europee del patrimonio culturale e, prima del fatto economico, si preoccupa di sensibilizzare gli italiani sulla questione di un'immensa bellezza storico-artistica, archeologica ed architettonica da salvare. I cittadini saranno invitati a segnalare i beni da restaurare. Quelli che vorranno potranno poi fare anche una donazione. La segnalazione è da farsi sul sito www. Fondazionecittaitalia. it, o tramite un sms, una telefonata al numero verde 800001722, o nelle agenzie di viaggio o tramite le lotterie provinciali "Dona& Vinci". L'iniziativa avrà ampio risalto sulle reti della Rai. Come ha sottolineato il Presidente della Fondazione, Giuseppe De Rita, «siamo consapevoli che la sfida di raccogliere fondi per il restauro di opere d'arte è molto difficile. Gli italiani non sono ancora sensibili a questo argomento, preferiscono donare ingenti somme di denaro solo per la grandi campagne contro le malattie più gravi o per scopi sociali. Noi cercheremo di convincerli che l'investimento nella bellezza è altrettanto importante. Del resto, e questo è il leitmotiv della nostra campagna pubblicitaria, che Italia sarebbe quella senza il Colosseo, la Torre di Pisa o il David di Michelangelo?». Una delle immagini simbolo della manifestazione è infatti la fotografia del capolavoro michelangiolesco senza una gamba e tenuta in piedi da sostegni metallici. Come ha detto Buttiglione «un patrimonio artistico vive veramente solo quando ha un rapporto reale con i cittadini, che si realizza attraverso la coscienza della bellezza».

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