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Una scrittura sperimentale premiata con il Nobel

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Per questa ragione le figure/chiave della narrativa di Coetzee sono eroi solitari e perduti, una serie infinita di Robinson Crusoe depositati su una terra promessa che difficilmente mantiene quanto alla nascita si può prevedere, appunto, C'è un legame profondo fra questo scrittore e la sua radice fascinosa, frammisto ad un senso di ribellione dura e inesausta che si traduce poi in uno stile fortemente innovativo e sperimentale: un aspetto che traspare fin dal primo testo del 1974, «Duskland», cui fanno seguito opere che confermano fortemente questa naturale tendenza: «Nel cuore del paese» (1977), «Aspettando i barbari» (1980), «La vita e i tempi di Michele K.» (1983), laddove quell'anonimo appena puntato evoca alla mente kafkiani fantasmi a caccia di identità perdute, «Il maestro di Pietroburgo» (1994), oltre che questa rivisitazione di Robinson Crusoe che certamente ha rappresentato un punto fermo e deciso nell'intero processo di ricerca di se stesso, che si evidenzia anche in alcuni testi complementari, come «Infanzia», «Gioventù», «Terre del crepuscolo», «Nel cuore del paese». Giusto e sacrosanto il Nobel per la Letteratura nel 2003. W. M.

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