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E il talento di Mina illuminava la tv italiana

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Incombe il «Chiuso per ferie». Giugno, uguale vacanze. Calunnie. Maldicenze. La sera del 19, cinquant'anni fa, debutta «Duecento al secondo» firmato Garinei & Giovannini. Tu, affratellato nella grande famiglia dei fedeli alla TV, te le ricordi quelle «impietose penitenze» che scatenavano grandi risate, ma secondo la critica di un autorevole quotidiano «offendono la dignità umana»? Te le ricordi le piogge di cenere o di uova fresche che investivano il concorrente al primo sbaglio? Se resisteva senza incorrere in errore, guadagnava 200 lire ogni secondo. Altrimenti, una manona alla Botero, poteva scaraventarlo nella vasca piena d'acqua. Te le ricordi le polemiche? Vinsero i ben pensanti. Nonostante il successo, dopo 15 puntate, «Duecento al secondo» venne sospeso. Altri tempi. altro giugno. Come quello del '72. La sera del 24: «C'è Celentano». Te le ricordi le due puntate del varietà con «il molleggiato»? Prendendo a prestito dal suo ultimo 33 giri «I mali del secolo», Adriano si esibisce come attore, ballerino e comico che duetta persino con l'umorista Marcello Marchesi, presente Claudia Mori. Ed era giugno. Che già nel 1968 propose l'appuntamento con «La musica dal vivo». Te le ricordi le otto stagioni di «Senza rete» dirette dall'estroso regista Enzo Trapani? Mina, Morandi, Jannacci, Milva, Lauzi e Rita Pavone, Ornella Vanoni, Marcella Bella, Mia Martini, si esibiscono rigorosamente dal vivo senza rete, cioè rinunciando al playback, trapezisti-vocali in onda dal 27 giugno. Ma tacendo dei grandi «sceneggiati», te le ricordi quelle bizzarre interviste di Gigi Marzullo intitolate «Mezzanotte e dintorni»? Emblematica e amletica la ricorrente domanda: «La vita è sogno o i sogni aiutano a vivere meglio»? Marzullo ha cominciato a proporla nel 1989. Era il 12 di giugno.

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